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«La variante al Piano Regolatore decreterà lo stop allo sviluppo urbanistico di Betania»

Nell’ultimo Consiglio Comunale di Tolmezzo la maggioranza ha adottato la variante al Piano Regolatore riguardante la frazione di Betania, “nonostante le evidenti criticità che la renderanno di fatto inattuabile e che puntualmente come gruppi dell’opposizione abbiamo evidenziato nel corso di dibattito”, si legge in una nota dei gruppi consiliari del Centro-Destra di Tolmezzo e della Lega Salvini.

“L’Amministrazione Brollo, con questa variante, di fatto decide di non realizzare le viabilità principali nella frazione di Betania, accollandole quasi totalmente ai privati cittadini – prosegue la nota -. Questa previsione comporterà un lievitare dei costi a carico dei privati, che introducono incertezze nella programmazione edificatoria e un’alterazione dei valori di mercato dei terreni; in una parola la maggioranza punta alla decrescita in termini di insediamento abitativo e penalizza i proprietari che finora sono stati gravati da imposte comunali calcolate su valori di mercato che non corrispondono più alla realtà. La volontà dell’Amministrazione è quella di spezzettare per lotti e porre a carico dei privati con costi insostenibili, la realizzazione delle strade principali di collegamento della parte alta di Betania con via Grialba, nonchè dei servizi , quali fognatura, acquedotto, eccetera. Queste previsioni rendono irrealizzabile una viabilità ben strutturata e dotata dei necessari sotto servizi, ovvero il rischio è di aver posto le condizioni per impedire una progettazione unitaria, con un inizio e una fine: di certo non si può realizzarne un tratto in mezzo al nulla se non risulta collegabile a quello precedente e a quello successivo. I lotti interclusi, quelli centrali, infatti si troveranno di fatto nell’impossibilità di edificare se non successivamente al completamento delle urbanizzazioni di quelli prospicienti le viabilità esistenti, creando quindi una notevole disparità di opportunità”.

Secondo i due gruppi consiliari di minoranza, è una situazione kafkiana: “L’IMU già pagata in decine di anni e quella che verrà pagato sui terreni edificabili e sulle aree in cui viene imposta la realizzazione delle strade, verrà versata a fronte dell’oggettiva impossibilità di edificare. Questo intervento deriva dal metodo abborracciato che l’Amministrazione Brollo ha finora dimostrato di applicare in campo urbanistico. Ne è prova il fatto che le scelte non sottendono ad una volontà politica, ad una visione dello sviluppo del territorio, bensì, come sostenuto dall’assessore competente, dal fatto che dopo 7 anni si siano accorti di non avere risorse economiche per attuare il piano particolareggiato di iniziativa pubblica vigente. Scelta quindi di ripiego che non poggia su alcuna previsione di sviluppo o particolari studi urbanistici, ma determinata da mere questioni economiche. Nel denunciare questa pochezza programmatica dell’Amministrazione di sinistra che non intende investire nello sviluppo armonico del territorio e che scarica tutto sui privati, consideriamo questa scelta a dir poco inaccettabile”.

“L’attività di un‘Amministrazione dovrebbe essere mossa da politiche lungimiranti, che mirano a rendere Tolmezzo attrattiva – si legge sempre nella nota –, che sappia mantenere, come chi ci ha preceduto finora, alto il ruolo della città di Tolmezzo e non traghettarlo per una mancanza di visione del futuro a un ruolo di secondo piano nel contesto dell’Alto Friuli. Per ora la variante è stata adottata, con il nostro voto contrario, ci auguriamo che l’Amministrazione rifletta sulle conseguenze che tale scelta comporterebbe e decida di fare un passo indietro, prevedendo una progettazione urbanistica diversa e attuabile. Importante passo in questa direzione sarebbe l’impegno dell’Amministrazione a realizzare le urbanizzazioni principali, perché solo in tale maniera si potrà dare attuazione ed impulso al completamento dei vari comparti. E sul piano politico ci auguriamo che l’Amministrazione Brollo sappia attivare anche correte forme di “dialogo” con i cittadini che vivono la realtà della frazione di Betania, senza  ripercorrere metodi impositivi e di scarsa informazione ai quali abbiamo purtroppo assistito. Questo processo di apertura richiede a nostro avviso un primo passo, ovvero che l’amministrazione Brollo cominci ad ascoltare le segnalazioni di disagio della cittadinanza senza chiusure preconcette con una comunicazione rispettosa delle opinioni anche dei cittadini che vivono la realtà della frazione di Betania. Un passo di cui probabilmente, dopo le esternazioni in consiglio comunale dell’assessore competente, tutti i consiglieri comunali hanno avvertito l’esigenza”. 

“Se proprio Tolmezzo, capoluogo della Carnia, batte in ritirata ed abdica al suo ruolo di promotore dello sviluppo del territorio, ci chiediamo cosa dovrebbero allora fare gli altri Comuni della Carnia!”, la conclusione dei gruppi consiliari del Centro-Destra di Tolmezzo e della Lega Salvini.