Primo pianoTarvisianoTerritorio

La Caserma Lamarmora di Tarvisio di nuovo al centro dello scontro politico

“Benvenuti a Tarvisio, prima colonia per sedicenti profughi in Italia. Tra un po’ sarà questo ciò che leggeremo sui cartelli che il sindaco sarà costretto a mettere all’ingresso della sua città?”  Dure le parole di Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, che così commenta la notizia di un possibile utilizzo della caserma Lamarmora per ospitare profughi.

Barbara Zilli
Barbara Zilli

“Tarvisio è una cittadina che ha già subito troppo, per effetto dell’eliminazione delle frontiere prima e poi per la dismissione delle caserme. Negare un’occasione concreta per avere un futuro è inconcepibile. “Da una parte abbiamo il prefetto Zappalorto che indica Lamarmora come possibile ricovero di sedicenti profughi in previsione di nuovi arrivi dall’Austria; dall’altra l’assessore Torrenti che invece prova maldestramente a gettare acqua sul fuoco dicendo che non c’è emergenza. La verità è che si vuole trasformare la montagna in colonia per profughi, creando business non per il territorio, ma solo per la gestione degli immigrati attraverso associazioni e cooperative.

“Il comune di Tarvisio rischia in questo modo di vedere andare in fumo 50 milioni di euro di investimenti che potrebbero portare posti di lavoro e volano turistico, con importanti ricadute economiche e sociali per tutto il territorio circostante. Senza contare il fatto che la società russa pronta all’investimento riqualificherebbe un’area che sta cadendo a pezzi. Quanto costerebbe allo Stato e alla Regione adeguare la struttura per metterci gli immigrati? Non vorrei che si ripetesse il copione già visto con la Cavarzerani e la Monti dove, di rinvio in rinvio, ancora non sono finiti i lavori di ristrutturazione. “Bene fa il sindaco di Tarvisio a non volere altri immigrati: a queste zone non servono altri centri di prima accoglienza, tanto meno in caserme dismesse, una scelta alla quale la Lega Nord si è sempre opposta e continuerà ad opporsi”.