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Incontro Regione-sindaci su sicurezza e valorizzazione del Tagliamento

Sicurezza e valorizzazione del fiume Tagliamento sono stati i principali aspetti della riunione convocata a Udine dall’assessore all’Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito, con i sindaci delle amministrazioni comunali rivierasche del medio e alto corso del Tagliamento (San Daniele del Friuli, Osoppo, Trasaghis, Bordano, Gemona del Friuli, Ragogna, Dignano, Forgaria del Friuli, Spilimbergo, Pinzano al Tagliamento).

L’incontro ha dato conto dello studio, in itinere e finanziato da fondi regionali, realizzato dal Consorzio di bonifica friulana in collaborazione con il Centro internazionale di scienze meccaniche (Cism), che utilizza un approccio multidisciplinare nuovo, guardando l’intero sistema fiume da Venzone a Pinzano per trovare le migliori soluzioni tecniche in materia di sicurezza.

“Abbiamo lavorato e continuiamo a farlo – ha evidenziato Vito – per dare una risposta alle esigenze espresse dai sindaci in quanto ci siamo presi un impegno e lo portiamo avanti per riempire di contenuti la parola prevenzione. Così garantiamo sia gli interventi necessari di messa in sicurezza del fiume sia il supporto alla strategia per la manutenzione del Tagliamento attraverso questa ad approccio scientifico, innovativo e di dettaglio, utile per individuare in modo corretto le priorità e gestire meglio le risorse in un’ottica di programmazione”.

Lo studio, ovvero il progetto per il ripristino dell’officiosità idraulica del fiume Tagliamento nel tratto da Venzone a Pinzano, è stato presentato da Massimo Canali, direttore del consorzio bonifica Pianura Friulana, assieme a Matteo Nicolini del Cism, che hanno evidenziato i tre elementi fondamentali dell’analisi.

“In primis – ha chiarito Canali – abbiamo previsto una ricognizione degli approfondimenti, nazionali e internazionali, degli ultimi 10 anni, poi la realizzazione dei modelli idrodinamico, per definire i livelli idrici del fiume a seconda delle varie entità delle piene, e morfologico, per valutare come l’andamento delle acque fa cambiare l’assetto del deposito dell’erosione all’interno dell’alveo in questo tratto di fiume”.

“Questo – ha aggiunto il direttore del consorzio – è utile per ipotizzare gli interventi per la sicurezza idraulica nei comuni rivieraschi. Terzo elemento – ha aggiunto – è la valutazione sulle tipiche situazioni morfologiche che crea il fiume per costruire una legge matematica che simuli il comportamento del sistema fluviale e possa essere utilizzata per indicare criteri da utilizzare, ad esempio, per gli interventi di sghiaiamento di questa parte di fiume”.

“Al completamento dello studio – ha quindi precisato Vito – verranno indicate le criticità e in base ad esse le priorità e le tipologie dell’intervento”.

Nel corso della riunione, l’assessore all’Ambiente ha sottolineato anche lo sblocco dei 38milioni di euro che saranno utilizzati per gli interventi per la sicurezza idraulica del basso Tagliamento con i fondi dell’accordo di programma 2003, destinati al progetto, ormai superato, delle casse di espansione.

Le opere che interessano il Friuli Venezia Giulia comprendono, ha spiegato Vito, l’innalzamento del ponte stradale dell’Anas a Latisana, le diaframmature delle arginature (consolidamento delle strutture esistenti con dei blocchi cemento) a difesa della frazione di Gorgo di Latisana in caso di piena e, infine, verso Lignano il rialzo e la diaframmatura per garantire la tenuta degli argini.

La candidatura del Tagliamento quale riserva della biosfera nell’ambito del programma Man and the Biosphere (Mab) dell’Unesco è stato un altro dei temi trattati. Vito ha sottolineato come l’inclusione nel programma Mab Unesco rappresenterebbe un riconoscimento di portata internazionale per le straordinarie qualità ecologiche del fiume, con risvolti di valore ambientale, sociale ed economico. L’assessore ha visitato, poi, la sala espositiva permanente dedicata al fiume Tagliamento, posta nel piano nobile del castello di Ragogna e realizzata con il sostegno di un contributo.

Il sindaco di Ragogna, Alma Concil, ha spiegato come la sala sia oggetto di continue visite che, nel corso dell’anno, superano le 5000 presenze e ha ricordato come proprio a Ragogna si è sviluppato un impegno collettivo per la tutela del Tagliamento, in particolare per la zona in cui il corso del fiume interessa il territorio comunale