CulturaGemonese

In un volume gli statuti di Gemona per il governo della Magnifica civiltà datati 1381

“Le tradizioni sono l’ossigeno che alimenta la fiamma della storia di una comunità, il cui valore si tramanda grazie ad iniziative come quella messa in campo oggi. È per questo che l’Amministrazione regionale rivolge un plauso a chi si impegna a mantenere vive le radici del proprio territorio”.

Lo ha detto l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, partecipando a Gemona del Friuli alla presentazione del volume “Gli statuti di Gemona per il governo della Magnifica civiltà 1381”. L’opera rappresenta un grande lavoro di ricerca su archivi e traduzione dal latino e un’analisi di paragone sulla struttura economica, l’organizzazione e il management della città in quell’epoca storica. Gli antichi statuti comunali sono la fonte giuridica più significativa per la comprensione della società d’antico regime e furono anche un simbolo privilegiato in cui le comunità locali grandi e piccole, si riconoscevano e comprendevano d’esistere.

Ed è proprio sugli spaccati di vita che hanno caratterizzato la storia gemonese che si è soffermata l’esponente dell’Esecutivo regionale. “Riportare alla luce aspetti della vita economica, sociale e amministrativa della nostra comunità – ha detto Zilli – non rappresenta un mero esercizio di erudito valore; al contrario consente di riaprire un libro di storia dalle cui pagine ne escono interessanti spaccati di vita sociale che altro non sono se non le radici del nostro presente. Ognuno di noi, nel corso della propria esistenza – ha aggiunto l’assessore regionale – è influenzato e formato dall’appartenere a una comunità dove contestualmente porta il proprio contributo e lascia il proprio segno. Guardare al passato, quindi, diventa importante per capire meglio noi stessi ma soprattutto per costruire il futuro”.

L’esponente della Giunta ha poi rivolto un plauso alla compianta Alida Londero, autrice del volume, per la sua grande passione nei confronti della storiografia. “Nella sua veste di insegnante – ha detto Zilli – sono certo sia riuscita a trasferire agli studenti la passione che l’ha mossa nella stesura di questo lavoro ma anche nella sua carriera professionale. Ciò è di fondamentale importanza per consentire di perpetuare le tradizioni locali, così importanti e dense di significato nel difficile compito di formare giovani consapevoli delle proprie radici storiche”.