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Impianti Siot in Alto Friuli, Zanin: «Deve prevalere l’interesse delle comunità»

Ascoltare le preoccupazioni di sindaci e rappresentanti delle comunità coinvolte in merito alla realizzazione di una centrale di cogenerazione da fonti fossili presso le stazioni di pompaggio del lago dei Tre Comuni e di Casteons di Paluzza.

Con questa finalità e su interessamento dei consiglieri Massimo Moretuzzo (Patto) e Luca Boschetti (Lega), il presidente del Consiglio Regionale Piero Mauro Zanin ha incontrato nel corso di una una riunione d’emergenza il sindaco di Paluzza, Massimo Mentil, accompagnato da alcuni esponenti dei comitati Alto But, San Dorligo della Valle Dolina e Salvalago. Al centro del confronto l’esito della relazione stesa dall’Agenzia per l’energia del Friuli Venezia Giulia, su richiesta dell’Amministrazione di Paluzza, per il progetto di realizzazione di una stazione di pompaggio nel comune carnico, che sottolinea come gli investimenti che Siot vorrebbe mettere in campo, “abbiano una natura prevalentemente economica, senza evidenti benefici per l’ambiente e i cittadini”.

“Se, dopo ulteriori indagini, i numeri emersi dallo studio fossero confermati – ha commentato Zanin – è chiaro che non si tratta più di un’opera funzionale di rilevanza nazionale ed internazionale, bensì di carattere economico. Come tale, seppur legittima, dovrebbe prevalere l’interesse della comunità, quantomeno in forma di mitigazione, con il coinvolgimento dei vari portatori di interesse come le comunità locali e con percorsi di massima trasparenza”.

“Siamo davanti ad un progetto Siot che meritava una condivisione con i territori interessati – ha continuato Boschetti – prima che le stesse venissero a conoscenza solo a giochi fatti, sarebbe auspicabile che fossero fatte tutte le verifiche del caso specialmente sulle emissioni in atmosfera. Oggi davanti a ciò non possiamo stare a guardare, ma dobbiamo chiedere tutele per le nostre comunità”.

“I progetti presentati dalla Siot – ha concluso Moretuzzo – non possono essere imposti contro la volontà delle comunità locali, soprattutto perché, dalla valutazione espressa dall’Agenzia Per l’Energia, è evidente che si tratta esclusivamente di una speculazione finanziaria, che avrà un impatto ambientale pesantissimo e un aumento dei consumi energetici ingiustificabile”.

MAZZOLINI “Spettano al Comune di Paluzza gli atti amministrativi per bloccare questo insediamento, visto che è lo stesso Piano Regolatore comunale che autorizza questi insediamenti”, dice il vicepresidente del consiglio regionale Stefano Mazzolini al termine dell’ìncontro odierno. “Ribadendo la mia posizione contraria allo sfruttamento della nostra terra da parte di chi non vive in montagna, la Regione può far ben poco per contrastare la realizzazione di una centrale di cogenerazione da fonti fossili presso le stazioni di pompaggio del lago dei Tre Comuni e di Casteons di Paluzza proposta da Siot/Anci – prosegue l’esponente leghista -. A fare la differenza sono le Amministrazioni comunali, le uniche che, modificando i propri piani regolatori, possono impedire la costruzione di questi eco mostri sul nostro territorio. Finché il Piano regolatore del Comune permette la realizzazione di queste centrali, è chiaro che qualcuno presenta domande e progetti. Questi progetti sono già passati in Conferenza di Servizi ed hanno ricevuto l’ok di Arpa, Azienda Sanitaria, Vigili del Fuoco. Si tratta di un caso evidente di sfruttamento della nostra terra, su cui manifesto massimo dissenso”.
“Io personalmente sono contrario da sempre allo sfruttamento delle risorse del nostro territorio senza reali ricadute sul territorio, ho partecipato alle varie riunioni pubbliche contro queste istallazioni – prosegue Mazzolini -. Questo Governo regionale ha ottenuto un risultato importante, nel ridefinire le quote delle grandi derivazioni a vantaggio dei comuni della montagna, ben 10 milioni di euro all’anno in più utili per spese quali energia elettrica, strade e scuole. Invito quindi il Comune di Paluzza a ricorrere nelle sedi opportune, quanto prima, contro questa iniziativa portata avanti da privati, avvalendosi anche del supporto della Comunità di Montagna, consapevoli che avranno il mio massimo sostegno – conclude Mazzolini -. La palla ora passa al sindaco Mentil, che spero agisca al più presto percorrendo questa via”.