CarniaEconomia

Il PD di Tolmezzo «Il Recovery Fund è una grande opportunità per la Carnia»

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato dal Governo all’Unione Europea è stato oggetto di riflessione da parte del circolo del Partito Democratico di Tolmezzo.

“Le tre grandi sfide, digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale, rappresentano per la Carnia e per Tolmezzo un’importante opportunità – dice il segretario Michele Mizzaro -. Il Next Generation Eu Fund, altrimenti detto Recovery Fund, può essere paragonato, ovviamente con le dovute differenziazioni, al Piano Marshall che nell’immediato dopo guerra ha risollevato l’Italia dalla crisi e aperto la strada per il cosiddetto “boom” economico”.

Per i democratici tolmezzini il processo decisionale sull’utilizzo dei fondi deve avvenire tramite una progettazione condivisa e preferibilmente dal basso. “Le peculiarità della zona montana sono note – conferma Mizzaro -. ovvero ambiente da preservare e valorizzare, costante calo demografico, distanza da centri di servizi”.
Per il Pd tolmezzino le priorità sono i giovani (“Serve garantire una formazione pubblica adeguata alle nuove sfide, anche tecnologiche. Ai giovani, e quindi al mondo della scuola, dell’università e della ricerca, deve essere assegnato almeno il 10% degli interventi, affinché i giovani che nascono e vivono in montagna possano avere pari opportunità di crescita e sviluppo”), la sanità (“Nessuno deve essere escluso. Il tema, molto sentito in questo periodo, non deve lasciare spazio a logiche di mercato ma deve assicurare la presenza capillare dei servizi di prossimità sanitaria. Anche qui l’investimento deve essere congruo per la vastità del territorio montano”) e il lavoro (“Servono percorsi formativi per aggiornare i lavoratori (autonomi o dipendenti che siano) per renderli competitivi rispetto alle sfide del futuro. Interventi alle imprese, alle cosiddette partite iva, bene qualora assicurino inclusione sociale (di giovani e di donne) e rispetto ambientale”).

Sulle opportunità che il Recovery Fund offre, secondo il PD di Tolmezzo serve prestare attenzione per permettere di rilanciare la presenza dell’uomo in montagna. “Ben vengano quindi progetti per la piena digitalizzazione della montagna, affinché nessuna abitazione ne sia priva, per garantire diritto allo studio e al lavoro e anzi offrire possibilità di smart working esercitando quindi una funzione attrattiva rispetto alle grandi città – dice Mizzaro -. La digitalizzazione comporterà una costante formazione e una sburocratizzazione dei processi amministrativi. L’innovazione, sia di processo che di prodotto, dovrà essere adeguatamente sostenuta e quindi ben vengano incentivi alle imprese che sicuramente hanno idee da realizzare. I settori dell’agricoltura e dell’artigianato devono essere trasmessi ai giovani: la tradizione, che è di eccellenza, deve proseguire innovandosi”.

La transizione ecologica può svilupparsi riconvertendo aree dell’ex demanio militare (“Palazzo Linussio potrebbe diventare la sede della rappresentanza dell’intera Carnia”, afferma Mizzaro), e in Carnia ce ne sono tante (si pensi all’area ex caserma Del Din di Tolmezzo), che devono essere bonificate e restituite alla collettività per utilizzi sociali, culturali e produttivi.

“Serve la valorizzazioni di siti ambientali, a partire dal Tagliamento, compresi sentieri, malghe, rifugi – prosegue il segretario del PD di Tolmezzo -. Il nostro territorio è forse il migliore d’italia per il turismo lento, sia estivo che invernale, per un turismo eco sostenibile. L’inclusione sociale deve avvenire portando i servizi sul territorio, servizi di prossimità, di assistenza, anche sanitaria. La cooperazione, anche di comunità, può essere un modello di sviluppo. Temi che la Comunità di montagna dovrà affrontare tutta unita, senza divisioni e avendo a mente che nessuno si salva da solo”, conclude Mizzaro.