FVGPrimo pianoTerritorioVideo

Il governo Draghi ha giurato, le prime reazioni in Friuli

Il governo di Mario Draghi e i 23 ministri hanno giurato sabato al Quirinale nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’esecutivo è nelle sue funzioni. Draghi e tutti i ministri hanno recitato di fronte al Capo dello Stato la seguente formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”. Poi il presidente del Consiglio è andato a Palazzo Chigi accolto, nel cortile, dal picchetto d’onore composto da diverse armi. Giuseppe Conte ha passato, quindi, la campanella a Mario Draghi, nella tradizionale cerimonia che segna il passaggio di consegne. Con il passaggio della campanella il nuovo presidente del Consiglio si insedia ufficialmente alla guida del governo.

A Palazzo Chigi si è tenuta poi la prima riunione del Consiglio dei ministri presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi.  Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha aperto il cdm con un discorso sulle priorità dell’Esecutivo partendo da un presupposto – raccontano diversi partecipanti alla riunione – che una di queste priorità sarà quella di “mettere in sicurezza il paese”, anche grazie al lavoro di una squadra Coesa e senza “interessi di parte”. “Il nostro sarà un governo ambientalista”, ha ancora detto il premier.

LE REAZIONI IN REGIONE

“Questo Governo è il Governo di Draghi, non un governo tecnico, non un governo politico, non un governo di coalizione. E così doveva essere. Grazie al Presidente della Repubblica e, bisogna dirlo, anche grazie a Renzi indipendentemente da quello che doveva essere il suo fine, l’Italia ha ora la possibilità di sprigionare tutte le sue potenzialità”. Queste le parole della presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli.

“I Ministeri economici principali sono presieduti dai fedelissimi del nuovo Presidente del Consiglio; confermato Di Maio, ovviamente, vista la percentuale di italiani che l’hanno votato precedentemente, ma in questo nuovo governo è stato dato spazio a tutti i partiti, e questa scelta ci piace. Ammetto che speravo in un governo più tecnico (anche se sono tecnici i principali con portafoglio), ma probabilmente anche in queto caso si vede l’elevata qualità di un leader, che sa che non possiamo permetterci la totale negazione della politica”.

“Tutti sono responsabili ora, tutti devono portare il nostro Paese a recuperare l’enorme terreno perso. Non ci sono estremismi, non ci sono sbilanciamenti evidenti (ricordo i 12 ministri del sud del governo giallo-rosso, ma anche il contrario riguardo al governo Renzi). Non mi preoccupa la governabilità del Paese perché ritengo che un leader come Draghi abbia ricevuto sufficienti garanzie per salire al Quirinale nel giro di qualche anno”.

“Ora avanti tutta che di lavoro ce n’è tanto, è complesso e il tempo è una risorsa scarsa. Recovery Plan, sostenibilità ambientale (ma anche sociale), digitalizzazione e salute. È su questi punti che si gioca la partita dell’Italia sul panorama europeo e globale. Insomma non ho mai nascosto che per me Draghi era la scelta migliore ancor prima che questa pandemia si manifestasse in tutta la sua forza. Abbiamo un governo di valore, cosa purtroppo non scontata, ma comunque è una splendida notizia. Come ho già detto spero che gli italiani d’ora in poi si abituino e non possano più farne a meno…”, conclude la numero uno degli industriali.

IL MOVIMENTO 5 STELLE

“Siamo soddisfatti della conferma di Stefano Patuanelli. La capacità che ha dimostrato durante il suo operato nel secondo Governo Conte sono state evidentemente apprezzate dal presidente Draghi e sarà utile in un settore importante come quello dell’agricoltura”. Lo affermano i consiglieri regionale del M5S in Friuli Venezia Giulia, che nel contempo ribadiscono “il rammarico per Giuseppe Conte, che si è sempre dimostrato all’altezza del ruolo e che verrà ricordato come delle figure migliori viste a Palazzo Chigi”. “Per quanto riguarda la squadra scelta da Mario Draghi – aggiungono – sapevamo che ci sarebbero stati altri nomi” e “sarebbero entrate figure delle forze politiche che sosterranno il nuovo Governo”. “Rimaniamo convinti che non sia una questione di nomi e poltrone, a noi interessa il lavoro che verrà portato avanti a favore dei cittadini italiani – concludono -. Transizione ecologica, proseguire il lavoro fatto dal Governo Conte sul Recovery Fund, Reddito di Cittadinanza, riforma della prescrizione, riconoscimento del ruolo svolto dal Movimento sui temi dell’onestà e della trasparenza nella gestione della cosa pubblica: punti su cui ci sono stati impegni precisi da parte del premier e su cui valuteremo il lavoro svolto”.

IL PARTITO DEMOCRATICO

“Lavorare da subito per il bene del Paese e per affrontare uno degli impegni più difficili dal dopoguerra. Iniziare a lavorare anche qui, senza tante classifiche di gradimento, senza tanti post sui ‘propri’ ministri e mettere invece e subito in campo una visione di futuro per tutta la Regione. Concordare con le nostre energie migliori le priorità del Fvg, non di una parte. Il riconoscimento di hub nazionale del porto di Trieste è straordinario punto di partenza, che va rafforzato e collegato alle prospettive dell’intero territorio regionale. Le risorse Ue devono servire finalmente per abbandonare chiusure e sovranismi per giocarci all’attacco un ruolo davvero europeo, sulle direttrici dei corridoi di trasporto multimodali, con i nostri insediamenti produttivi allacciati alle aree più avanzate del continente”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, dopo il giuramento del nuovo Governo. Per Shaurli “la sfida della sostenibilità ambientale e della qualità agroalimentare può giovarsi della presenza al dicastero all’agricoltura di Patuanelli. Siamo una Regione che può tornare a puntare sulla qualità delle produzioni, sostenibilità e identificazione con il territorio”. “Il governo Draghi nasce perché non vi era più una maggioranza politica e – aggiunge – e soprattutto con l’appello del presidente Mattarella alle vere priorità. Le discussioni su chi e perché ha fatto cadere il precedente governo o sulla lista dei ministri non sono certo la priorità per cittadini, famiglie e imprese”.

FORZA ITALIA

“Congratulazioni e buon lavoro a Renato Brunetta, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini: la sfida per il bene del Paese è grande, e il presidente Berlusconi e Antonio Tajani hanno messo a disposizione del Presidente Draghi una rosa di nomi di grande livello, ai quali non manca né esperienza, né competenza, né dedizione alla causa. E non posso non rivendicare con orgoglio la presenza di due ministri donne su tre. Forza Italia, così come già dimostrato da iniziò legislatura con le due capogruppo, dimostra di non aver bisogno di quote rosa per valorizzare le sue figure politiche femminili”. Lo scrive in una nota la deputata e coordinatrice di Forza Italia Fvg, Sandra Savino.