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Il Friuli Venezia Giulia resta in zona gialla

Via libera in Consiglio dei ministri al decreto legge Covid, che proroga il blocco degli spostamenti tra le Regioni, anche quelle gialle, dal 15 al 25 febbraio, secondo quanto si apprende da fonti di governo a Cdm ancora in corso.

“Dal 16 al 25 febbraio – recita la norma – sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”.

Tre regioni – Abruzzo, Liguria, Toscana – e la provincia di Trento, passano in zona arancione. Il Friuli Venezia Giulia resta in zona gialla.

Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore le ordinanze, valide a partire da domenica. In arancione restano anche l’Umbria e la provincia di Bolzano anche se per entrambe i governatori hanno disposto misure ancora più restrittive. La Sicilia torna in giallo allo scadere dell’ordinanza.

Sale intanto a 0,95 l’Rt nazionale dallo 0,84 della scorsa settimana. Il dato emerge dal monitoraggio Iss-Ministero Salute.

Si confermano per la seconda settimana segnali di contro-tendenza nell’evoluzione epidemiologica, con progressivo rallentamento nella diminuzione dei nuovi casi fino ad una stabilizzazione, che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente mantenute misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale.

“In Italia la curva ci indica una situazione stabile ma il numero di regioni che segnala un aumento nell’incidenza dei casi comincia a crescere”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia.  “La popolazione più giovane sta contraendo l’infezione ed è un fenomeno che stiamo analizzando. C’è una crescita inoltre dei casi asintomatici e paucisintomatici”, ha aggiunto.