Alto CadoreCarniaEconomiaPrimo pianoTarvisiano

Il Caf Cisl Fvg: «Montagna friulana più ricca, crescono i redditi del comprensorio»

Montagna friulana più ricca? Sembrerebbe di sì, a guardare i dati evidenziati dal Caf Cisl del Friuli Venezia Giulia, il primo centro di assistenza fiscale della regione. Sebbene i numeri siano parziali, ben rappresentano una tendenza che la Cisl auspica possa confermarsi nel tempo e diventare strutturale. L’inaugurazione (martedì 16 alle ore 15) – dopo le prove generali delle settimane scorse – della nuova sede del Caf a Tolmezzo, alla presenza della presidente nazionale, Giovanna Ventura – è, dunque, l’occasione per scattare una fotografia del territorio dal punto di vista dei redditi. Stando ai modelli 730 compilati dal Caf, tra il 2020 e il 2023, a fronte di un numero di pratiche sempre più cospicuo affidate al centro di assistenza fiscale cislino (parliamo di circa 15mila modelli sul territorio montano) balza all’occhio l’evoluzione in positivo del quadro reddituale dei residenti dei Comuni che compongono il cosiddetto Alto Friuli. Se la fascia di popolazione con un reddito fino a 10mila euro risulta sostanzialmente invariata, sono le fasce più alte – soprattutto quelle tra i 20 e 30mila euro e oltre i 30mila – a segnare l’innalzamento maggiore, passando da 5mila 636 utenti a 6mila 567. Un dato confermato anche dall’andamento delle fasce ISEE (quasi 7.500 quelle compilate dal Caf in Alto Friuli), che come per i redditi, registrano un balzo in avanti nelle fasce tra i 20 e 30mila euro e oltre, passando da 1738 dichiaranti a 2mila 628. In netta crescita anche nelle sedi Caf Cisl del comprensorio anche le persone che dichiarano più di 50mila euro.

“Di fronte a questi dati – commenta la coordinatrice dell’Ast Cisl Alto Friuli, Fiorella Luri – è utile innanzitutto chiedersi se questa tendenza sia il segno di una vera ripresa, e, se sì, come fare in modo che da tendenza si possa passare ad un dato strutturale. Come Cisl continuiamo a pensare che il comprensorio e la montagna abbiano delle potenzialità straordinarie, nonostante le gravi penalità che continuano a sussistere, a partire dal depauperamento dei servizi che rende alla popolazione la vita molto complicata. Eppure, dal punto di vista produttivo, il territorio continua a presentare diversi stimoli e motivi di attrazione, sia attuali che di prospettiva: basti pensare alla presenza di insediamenti industriali di punta, ma anche a tutte le filiere che potrebbero essere sviluppate con maggiore determinazione, ad esempio quella del legno”. Quanto alla lettura specifica dei dati – si legge in una nota della Cisl – è ancora presto per fare delle considerazioni di dettaglio: certo è che tra una rinnovata composizione della popolazione, l’arrivo di giovani attratti dai ritmi di vita più a misura d’uomo, il consolidarsi della presenza di stranieri, ed un tessuto produttivo che evidentemente tiene ancorati al territorio, ci sono buoni presupposti per portare avanti uno sviluppo ragionato del comprensorio.

Intanto, un tassello contro i servizi che se ne vanno dalla montagna, è la nuova sede del Caf, in via della Cooperativa 6A. “Per quanto riguarda, in particolare, il Centro di Assistenza Fiscale – spiega il presidente Franco Colautti – oltre tutte le pratiche riguardanti 730, Isee e Redditi, si potrà anche accedere ai servizi colf-badanti, successioni e, per la prima volta in Alto Friuli, novità davvero importante, anche quello relativo alle partite iva. Si tratta di servizi che sono stati ragionati sulla base delle necessità del territorio e delle persone”. Sono, infatti, in netto aumento rispetto allo scorso anno le pratiche riguardanti i contratti per colf e badanti, che dal 2022 ad oggi sono cresciute di oltre il 110% e soprattutto quelle che si riferiscono alle successioni, che segnano addirittura, dal 2020, un +377%. In aumento anche i 730 (+107%), gli Isee (+124%) e il modello redditi (+92%).