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I Comitati: «Il Lago di Cavazzo non è un mero serbatoio a disposizione della pianura»

Riceviamo e pubblichiamo.

“Si prevede un’estate calda e siccitosa e quindi perchè non prelevare le acque del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni per irrigare i campi del  Medio Friuli?”. Questo è il  ritornello ormai stantio, visto che viene ripetuto in tutte le salse, ormai da  molti anni dai dirigenti  dell’ex Consorzio Ledra/Tagliamento, ora Consorzio Bonifica Pianura Friulana.
Noi perciò, ancora una volta vogliamo ricordare loro che il più grande lago naturale della regione, non può essere considerato un mero serbatoio a disposizione della pianura e dei suoi pur legittimi interessi, ma va salvaguardato e rilanciato,  in un’ottica di uso plurimo delle acque,  come bene della comunità regionale, nei suoi aspetti ambientali, naturalistici, paesaggistici e turistici.
La nostra ormai decennale lotta, prima contro il devastante  progetto di pompaggio di Edipower, che avrebbe dato il colpo di grazia al nostro lago e ora l’attesa, speriamo breve,  per la prevista delibera della Giunta regionale, che determinerà i contenuti del concorso di idee, finalizzato alla rinaturazione del lago, impongono un secco stop a ogni proposta di prelievo, prima che le acque della centrale di Somplago, mediante un bypass o altro, vengano portate all’attuale scarico, senza entrare in contatto con l’attuale bacino lacustre. Cosi’ facendo l’ormai attuale freddo e limoso lago alpino, ritornerebbe temperato come un tempo, con un microclima, una flora e una fauna ittica ormai scomparse.
Solo quando le acque turbinate dalla centrale di Somplago non finiranno nel lago ma a valle di esso, il Consorzio potrà prelevarne una parte sostenibile per i suoi scopi, ma non prima, come si tenta ancora oggi di fare. Su questo aspetto, come sempre, saremo vigili ed intransigenti.
A questo punto giova ricordare come siamo giunti alla proposta di rinaturazione del lago di Cavazzo o dei Tre Comuni. Un sogno nel cassetto di molti amministratori locali, comitati, associazioni e semplici cittadini della Val del Lago e non. Un puntuale Ordine del Giorno, votato dal Consiglio regionale nella passata legislatura,  è stato recepito nel Piano regionale Tutela Acque del 2018, al punto 3.2.3., dove si legge che ” dovrà essere valutata la fattibilità tecnico/economica di realizzazione di un canale di bypass o di altra soluzione progettuale, che mitighi l’impatto dello scarico della centrale di Somplago sul lago, con lo scopo di recuperare le condizioni di naturalità del lago stesso e di garantirne la fruibilità”.
Arriviamo così alla L.R. n° 3 del 6/2/2018, che all’articolo 11, commi 1  e2, stabilisce la indizione di un concorso di idee, destinando allo scopo ben 50.000 Euro,  per “ la predisposizione di un documento che contenga una valutazione di fattibilità di possibili azioni di mitigazione, finalizzata alla rinaturalizzazione e valorizzazione ambientale e turistica” . In seguito a cio’ la Regione/ Assessorato all’Ambiente, come già detto, sta predisponendo il bando di concorso, che arriverà in Giunta regionale in tempi brevi.
Ricordiamo infine che questo intervento si rende assolutamente necessario, in quanto a causa dei milioni di m/c di fango depositatisi in 70 anni di attività della centrale  sul fondo del lago, a detta dell’ing. Dino Franzil per i Comitati e dell’ing. Franco Garzon, che era stato incaricato di uno specifico studio da diversi Enti Locali, il nostro lago fra 100/110 anni diventerà una palude, con un corso d’acqua centrale.
Concludendo, finora la Val del Lago ha solo ” dato ” con l’oleodotto SIOT, con la centrale di Somplago e infine con il passaggio dell’autostrada. Ora legittimamente pretende di ” avere ” almeno la rinaturazione del lago, per lo sviluppo del turismo, della pesca, delle attività del tempo libero. Per un principio di civiltà!
Impediremo che a decidere delle acque del lago e della montagna sia la pianura nel suo esclusivo ed egoistico interesse a detrimento della Val del Lago  e di tutta la montagna.

LETTERA FIRMATA DA:
-Comitato per la difesa e sviluppo del lago di Cavazzo o dei Tre Comuni, Alesso di Trasaghis
-Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento, Tolmezzo
-Comitato ” Forra del torrente Leale ” – Avasinis di Trasaghis
-Comitato interregionale PAS “Per Altre Strade Dolomiti” Sezione Carnia, Alta Val Tagliamento
-Comitato Tutela Acque  Val Degano, Ovaro
-Comitato Acqua Libera, Alto But, Paluzza
-Gaia Baracetti, promotrice della petizione contro la centralina sul Rio Pecol,  Paularo

Un pensiero su “I Comitati: «Il Lago di Cavazzo non è un mero serbatoio a disposizione della pianura»

  • A proposito…Competenza comune di CAVAZZO..Lago lato ovest da mesi.. Sacchi d’Immondizia da RECUPERARE PRIMA CHE FINISCANO IN ACQUA…. …

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