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I Comitati a difesa dei piccoli Ospedali ricevuti dal Prefetto di Udine

I Comitati a difesa dei piccoli Ospedali di Cividale, Gemona, Maniago, presente anche quello di San Pietro al Natisone,  sono stati ricevuti dal Prefetto di Udine Massimo Marchesiello, che hanno ringraziato per la positiva risposta all’incontro e a cui hanno presentato le criticità dei loro territori e le proposte per una diversa, migliore Sanità per i loro territori.

“Tutti i presenti hanno chiesto lo stop ai tagli per gli Ospedali di riferimento, già pesantemente ridimensionati dalle recenti riforme sanitarie, visto che la Regione in quelle zone continua ad attuare un drastico piano di ridimensionamento dell’offerta dei servizi sanitari – dice Claudio Polano in rappresentanza dei Comitati gemonesi -. Infatti i presidi ospedalieri di Cividale, Gemona, Maniago e Sacile sono sempre piu’ ingiustamente indeboliti e considerati marginali nelle strategie della Regione e delle loro Aziende sanitarie. Tanto da provocare nei cittadini una forte preoccupazione e un crescente disagio sociale, a cui i predetti Comitati da tempo stanno dando voce”.

Ma alla protesta, i Comitati associano la proposta e cioè chiedono l’applicazione a questi 4 Ospedali dei contenuti del D.M. Balduzzi del 2 Aprile 2015, n° 70, che prevede il mantenimento di Presidi Ospedalieri in zone particolarmente disagiate, situati in aree considerate marginali montane e pedemontane e lontani dagli Ospedali “Hub”. “Guarda caso è la stessa  proposta che aveva fatto nel 2014 il CentroDestra, oggi al governo della Regione – dice Polano -, con un emendamento alla riforma Serracchiani, precisamente all’art. 34 della proposta di Legge di riforma sanitaria del CentroSinistra e che vedeva come primo firmatario proprio l’attuale Assessore alla Salute, Riccardi”.

Il D.M. Balduzzi prevede un reparto con almeno 20 posti letto di Medicina, con un proprio organico di medici e infermieri, una Chirurgia in Day Surgery (“Tuttora presente a Gemona ma non operativa causa Covid, che però si vuol trasformare, declassandola in Chirurgia ambulatoriale”, dice Polano), un Pronto Soccorso (“Che a Gemona è stato declassato a PPI grazie a dati falsi”, afferma il rappresentante dei Comitati gemonesi) dedicato all’Emergenza/Urgenza, una Radiologia collegata a un Ospedale ” Hub ” o ” Spoke “, ambulatori con il necessario personale e attrezzature, per evitare il pendolarismo tra strutture come succede oggi. Infine, alcuni servizi minori, ma necessari al funzionamento della struttura.

“Ecco perchè, a fronte dell’inspiegabile rifiuto regionale di applicare il D.M Balduzzi nelle varie zone succitate, è in atto una mobilitazione popolare, in particolare sui social, finalizzata a far recepire a chi ci governa, le giuste istanze delle popolazioni di questi territori, che sono le più anziane della Regione – conclide Polano -. Il Prefetto, nel lungo colloquio concesso, ha preso nota di quanto detto e ha assicurato che non mancherà di segnalare quanto esposto nella riunione ai vertici dell’Aziende sanitarie interessate”.