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Grande idroelettrico, i sindaci della montagna friulana incontrano i vertici della Regione

“Il ddl 107/2020 sulla disciplina dell’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico è un provvedimento normativo sviluppato partendo dalle esigenze dei territori attraverso il dialogo con gli enti locali e tutte le forze politiche che consentirà di portare benefici immediati alle comunità montane del Friuli Venezia Giulia”.

Lo ha detto l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, all’energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, incontrando a Trieste assieme al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, e ad alcuni consiglieri, una delegazione guidata dai sindaci di Tolmezzo Francesco Brollo, Ampezzo Michele Benedetti, Meduno, Sequals e Barcis in merito alla legge al vaglio dell’Aula.
Scoccimarro ha spiegato che si tratta di “una norma di giusto equilibrio che tiene in debita considerazione le esigenze sociali, partendo dalle comunità locali, dai paesi più piccoli, rispettando le tradizioni e le necessità dei territori del Friuli Venezia Giulia nelle quali avviene lo sfruttamento della risorsa idrica”.

L’assessore ha spiegato che “territorio, comunità di montagna e i comuni interessati dalle derivazioni potranno godere già dal 2021 del 100% dei canoni di concessione, che passeranno dagli attuali 14 euro per kilowatt a 40 euro, per un totale di oltre 6 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i canoni Bim pari a 5,5 milioni di euro già percepiti e il già citato 100% di energia elettrica gratuita stimato in circa 1,7 milioni di euro. Attraverso questo ddl la Giunta dimostra di crede allo sviluppo della montagna e la Regione contribuirà dall’anno prossimo alla crescita del territorio con un investimento di oltre 13 milioni di euro”.

Scoccimarro ha quindi evidenziato che “in ottica di condivisione e per ottenere il miglior risultato possibile per il territorio e l’ambiente, è stata accettata di buon grado la richiesta della clausola valutativa, come pure gli emendamenti che richiedono il passaggio di tutti i regolamenti nella Commissione consiliare competente per un parere. Il mio auspicio è quindi che questo disegno di legge venga approvato all’unanimità da tutto il Consiglio regionale, perché è innegabile l’impegno della Giunta nell’accogliere sia le istanze del territorio a più livelli sia quelle dei consiglieri di maggioranza e di opposizione”.

“In rappresentanza dei 55 colleghi di Carnia e Val Cellina e Meduna, consegniamo ai consiglieri regionali il testimone di una battaglia sacrosanta per la montagna – dice Brollo -. Chiediamo che parte dell’energia prodotta nelle grandi centrali idroelettriche dei nostri territori e dei guadagni relativi, che oggi servono per illuminare la madonnina di Milano e la Gioconda al Louvre, restino in montagna, mica per altro, perché vivere in montagna costa di più. Una staffetta che è partita dai comitati, che i sindaci hanno recepito e tradotto in proposte e che ora i consiglieri regionali stanno discutendo e votando in aula. Speriamo che il gioco di squadra porti il risultato che ci auspichiamo, le premesse sono buone. Intanto un grazie a tutti coloro che hanno lavorato a fondo su questo tema”.

(foto dal profilo Facebook di Francesco Brollo)