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“Giurisprudenza sui Domini collettivi”, anche il Friuli è interessato

Sarà dedicato alla “Giurisprudenza sui Domini collettivi” il terzo appuntamento dell’anno accademico 2022-2023, programmato dalla “Cattedra delle Proprietà collettive” per venerdì 17 febbraio.
La lezione si svolgerà “on line”, sulla piattaforma “Zoom” dell’Università di Trento, a cura del “Centro studi e documentazione sui Demani civici e le Proprietà collettive”, con inizio alle ore 17.
Come spiegano dall’Alleanza friulana Domini collettivi, “il tema suscita grande interesse in regione, ove sono numerose le Comunità della Carnia, del Carso, del Friuli collinare, della Laguna friulana e della Val Canale alle quali viene negato il diritto di amministrare autonomamente i propri Beni collettivi e dove Comuni e Amministrazione regionale e lo stesso Commissario agli Usi civici si sono ripetutamente dimostrati restii all’applicazione delle sostanziali novità introdotte dalla Legge statale 168 del 2017 – Norme in materia di domini collettivi”.
Considerato che i due relatori della serata, gli avvocati Mauro Iob del Foro di Trento ed Elisa Tomasella del Foro di Belluno, sono molto vicini alle Proprietà collettive friulane e considerata la loro esperienza, è probabile che entrambi faranno cenno alla realtà regionale, che conoscono molto bene.
Prima di Iob e Tomasella, interverrà ad introdurre i lavori il professor Geremia Gios del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento.
Per la partecipazione è richiesta l’iscrizione. La diretta video sarà liberamente accessibile sul canale “Usicivici UniTrento”. Tutti i link sono disponibili sulla pagina degli Incontri (CLICCARE QUI).
Gli appuntamenti della “Cattedra delle Proprietà collettive”, seguiti da amministratori di Beni collettivi e da cultori della materia di tutta Italia, hanno cadenza mensile e sono programmati fino a primavera.
I prossimi appuntamenti, sempre in modalità online, si svolgeranno il 17 marzo, il 21 aprile e il 19 maggio, con inizio alle ore 17.

(in copertina i Comuni della Regione ove le operazioni obbligatorie di accertamento dei Beni collettivi, affidati dalla norma alla responsabilità dell’Amministrazione regionale, risultano non ancora regolarmente ultimate, secondo i dati forniti dal Commissario agli Usi civici)