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Giro d’Italia sul Lussari, le proposte delle associazioni ambientaliste

In riferimento alla penultima tappa del Giro d’Italia di ciclismo (al via sabato) che si concluderà sul Monte Lussari, proponiamo la lettera aperta inviata dalle associazioni Fiab Udine – aBicitUdine, Italia Nostra FVG, Legambiente FVG e WWF FVG al presidente della Regione Fedriga, all’assessore regionale Scoccimarro, all’arcivescovo di Udine mons. Mazzocato, ai sindaci e alle parrocchie di Tarvisio e Malborghetto-Valbruna e al direttore di RCS Sport Bellino. La proponiamo integralmente.

Le sottofirmate associazioni avevano a suo tempo espresso la loro contrarietà alla tappa del giro d’Italia sul Monte Lussari. Non certo per contrarietà al ciclismo, anche agonistico, ma per le caratteristiche ambientali, paesaggistiche, storiche e religiose del Monte Lussari. Il bisogno di spettacolarizzazione, tipico del tempo che stiamo vivendo, cerca di andare sempre “oltre” e raggiungere mete sempre più ambiziose, spesso vulnerabili,  guidate dalla sola bussola del  business. Con molti sostenitori e sponsor.
Prendiamo atto che la  tappa si farà, salvo cattivo tempo che potrà creare problemi di sicurezza sul tracciato per ciclisti e spettatori. Naturalmente facciamo il tifo che tutto si
svolga nel migliore dei modi. Come esercizio di responsabilità avanziamo alcune proposte per mitigare l’impatto di un evento di massa in un ambiente “fragile” :

1. La cronoscalata sia “plastic free”, senza gadget e senza pubblicità all’arrivo di tappa stante la peculiarità di quell’ambiente: lasciamo che il paesaggio, le alpi giulie, l’antico borgo, la chiesa siano l’unico sfondo per tutti;

2. Venga calcolata l’impronta di carbonio dell’evento e compensata. Segnaliamo, ad esempio, di destinare il fondo per effettuare una sperimentazione di rimboschimento sul Carso devastato dagli incendi. Il ciclismo è amico del clima.

Ci piacerebbe conoscere i dettagli organizzativi e logistici: servizi igienici, la gestione rifiuti, la sicurezza sul tracciato anche in relazione alla regolamentazione dei flussi e le azioni di sensibilizzazione di spettatori. Pensiamo che questo non sia nelle vostre corde. Lo avreste già fatto. Di certo verificheremo gli esiti del post-evento.
Ai ciclisti impegnati nella durissima cronoscalata chiediamo di non gettare oggetti a terra. La terra è sacra. Il gesto visto da migliaia di persone è fortemente diseducante. Il ciclismo è amico dell’ambiente.

Esprimiamo  il nostro plauso per il  tratto di cronoscalata effettuato lungo la ciclabile Alpe Adria. Certo, saremmo stati  ancora più contenti se la solerzia e la  velocità con cui è stata cementata la vecchia strada forestale, fosse stata impiegata anche per completare la ciclabile FVG1 ferma da 6 anni alla stazione di Moggio.

Per concludere … noi crediamo che la bicicletta sia amica di un futuro desiderabile. Cosi come lo sono i paesaggi, i torrenti, i pilastri di roccia, il legno che suona, un fiore e un bimbo. La saggezza abita il limite, che accende il desiderio di preservare ciò che ci è caro.

Fiab Udine – aBicitUdine

Italia Nostra FVG
Legambiente FVG
WWF FVG