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Avasinis ha ricordato le 51 vittime dell’eccidio del 2 maggio 1945

“L’importanza dei luoghi della memoria è fondamentale perché la storia esce dalla sua dimensione temporale e continua ad essere visibile nel nostro presente. La libertà è un patrimonio da difendere, da non dare per scontato, e reso possibile grazie al sacrificio di vite umane”.
Questa la riflessione dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli in occasione della cerimonia commemorativa del 78° anniversario della strage di Avasinis, eccidio nazifascista che il 2 maggio 1945 provocò la morte di 51 persone. L’assessore, che non ha potuto essere fisicamente presente per gli impegni in Consiglio Regionale, ha rivolto un ringraziamento a tutti coloro che si impegnano affinché «quello che è accaduto 78 anni fa in questo angolo di Friuli resti scolpito nel profondo e sia monito per il futuro. Tutto ciò che continuate a fare per la nostra comunità assume ogni volta carattere più forte e importante. È necessario – ha rilevato Zilli – continuare a raccontare ai giovani la storia e coinvolgerli nelle commemorazioni nei luoghi della memoria, per fare in modo che siano loro i primi ad avere consapevolezza del passato e chiavi di lettura per interpretare il presente».

Presente alla cerimonia la sindaco di Trasaghis Stefania Pisu, il presidente della Comunità di Montagna del Gemonese Alessandro Marangoni, la vicepresidente nazionale dell’associazione vittime civili di guerra Adriana Geretto, la presidente provinciale dell’ANPI Antonella Lestani, oltre alle rappresentanze di sindaci e amministratori del territorio, Polizia Locale, Carabinieri, sezioni alpine, associazioni, studenti e insegnanti del territorio. «Grazie a loro e a chiunque abbia partecipato alla cerimonia, perché solo la conoscenza della storia unita alla volontà di non dimenticare può preservarci da un altro 2 maggio», ha affermato Pisu.