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Giro d’Italia, Chris Froome trionfa sullo Zoncolan

Uno spettacolo indimenticabile, una sfida meravigliosa sullo Zoncolan nella 14a tappa del Giro d’Italia.

Ha vinto il campionissimo britannico Chris Froome, che partendo ai 4.2 km dal traguardo ha resistito al ritorno del connazionale e maglia rosa Simon Yates, giunto a pochi metri con un ritardo di 8″. Terzo a 20″ Pozzovivo, poi Lopez Moreno a 25″, Dumoulin a 37″, Pinot a 42″. In ritardo di 2’22” Aru.


In classifica generale Yates ha 1’24” su Dumoulin, 1’37” su Pozzovivo, 1’46” su Pinot,  3’10” su Froome.

Il vincitore di tappa  Chris Froome  ha dichiarato: “Sono davvero contento per la vittoria di oggi soprattutto dato l’inizio difficile in questo Giro ma voglio essere realistico: sono ancora in ritardo di 3’10”. Ci sono corridori molto forti davanti a me. Simon [Yates] sta facendo un Giro incredibile. Nell’ultimo chilometro ho pensato che mi avrebbe preso, ha più scatto di me, quindi avergli resistito rende questa vittoria speciale. Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno supportato in questa prima parte difficile della corsa e hanno tenuto alto il morale. Non mi è mai venuto in mente di ritirarmi dalla gara. Rimarrà una vittoria memorabile in cima allo Zoncolan che è una delle montagne più importanti qui in Italia. Conoscere la salita mi ha aiutato. I tifosi sono stati fantastici. Grazie mille a tutti i tifosi, rendono la corsa ancora più speciale”. 

La Maglia Rosa Simon Yates ha dichiarato: “Sono felice ma non del tutto. Ho provato a vincere la tappa ma non sono riuscito a riprendere Chris [Froome] nel finale, allo stesso tempo ho guadagnato sugli altri avversari della generale. Come previsto i distacchi non sono stati enormi ma sono contento del vantaggio su Tom [Dumoulin] e tutti gli altri. Non ho potuto seguire Froome perchè ha attaccato al momento giusto con un’accelerazione molto forte e il traguardo era ancora lontano. Ho preferito salire con il mio passo anche perchè il distacco non era molto grande. Ho cercato di riprenderlo nel finale ma non ci sono riuscito: va bene così, ho fatto del mio meglio”. 

Foto Credit: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi

Decine di migliaia di persone hanno assistito alla corsa lungo i tornanti e nell’anfiteatro naturale della Zoncolan in una giornata da ricordare (foto di copertina di Massimo Paolone – LaPresse).

“Lo Zoncolan diventa la capitale dello sport, delle comunità, della socialità e questo non può che fare bene alla regione perché è un momento per far conoscere i nostri territori”. Parole del governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, all’arrivo della 14^ frazione della corsa rosa.
Con oltre duecento giornalisti e media presenti per la tappa odierna, di cui un centinaio stranieri, lo Zoncolan si conferma come un poderoso veicolo di promozione turistica per il Friuli Venezia Giulia, una tappa da valorizzare e rendere ancora più grande.
In merito il governatore ha sottolineato l’importanza di saper “sfruttare la scia dei grandi eventi sportivi per far vedere le nostre bellezze“, in modo da attrarre un sempre maggiore numero di flussi turistici. “Già adesso i dati sul turismo sono migliorati – ha sottolineato Fedriga -. Siamo convinti che potremo rendere strutturale questo incremento a prescindere dalle situazioni internazionali che in questo momento ci hanno agevolato”.
Per il futuro Fedriga pensa ad ancora “più Friuli Venezia Giulia nelle tappe del Giro“, un obiettivo da costruire in prospettiva negli anni. “Il Giro qui è di casa, tutto è iniziato sullo Zoncolan nel 2003: vogliamo che questo prosegua e si potenzi“, ha indicato il governatore.

 

“Anche quest’anno il Friuli Venezia Giulia ha dato dimostrazione di aver colto a pieno l’occasione di questo grande evento, una festa di popolo che si svolge sotto l’attenta regia del patron Cainero e che ci permette di essere una vetrina di bellezza ed eccellenza nel mondo”. Lo ha affermato il vicepresidente della Regione e assessore alla Protezione civile, Riccardo Riccardi. L’organizzazione dei 200 volontari della Protezione civile regionale posizionati lungo il percorso da San Vito al Tagliamento a Ovaro, dei 60 uomini che hanno vigilato gli accessi di Sutrio, Ovaro e Ravascletto e dei 350 impegnati nel cordone di sicurezza a presidio dell’arrivo ha funzionato come un meccanismo ben rodato. Un ingente lavoro che, oltre a 150 mezzi movimentati nella tappa, ha richiesto 10mila le ore complessive di lavoro dei volontari.

“Trovo che la grande popolarità della nostra Protezione civile si sposi molto bene a questa festa che onora uno sport straordinario come il ciclismo”, ha commentato Riccardi, alla sua seconda tappa da assessore regionale alla Protezione civile (la prima era stata nel 2010). “Non ci poteva essere esordio migliore – ha aggiunto – nel rimettere la divisa della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia”.

Presente sullo Zoncolan assieme a Fedriga e Riccardi anche l‘assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, mentre l’assessore regionale allo Sport, Tiziana Gibelli, ha tenuto a inviare un messaggio a sportivi, organizzatori e tifosi della carovana rosa. “In Friuli Venezia Giulia due giorni di grande ciclismo e di emozioni. Una tradizione – ha sottolineato il neo assessore del Fvg – che si rinnova e ci rende orgogliosi”.

Unanime il tributo al patron della corsa rosa in Fvg, Enzo Cainero, soddisfatto al termine di “una giornata intensissima, cominciata alle tre di mattina”, ma che ha rivelato anche come sia crescente l’impegno necessario per organizzare un evento sportivo di tale rilievo.

“Quest’anno è stato tutto tre volte più difficile; una volta c’erano meno problemi di sicurezza, meno richieste. Comunque il Friuli Venezia Giulia può puntare a obiettivi sempre più alti e con la passione supera ogni difficoltà”, ha affermato Cainero, fiducioso per una nuova edizione della tappa, in cui però dichiara di voler fare “largo ai giovani”.

 




 

LE PILLOLE STATISTICHE

  • Prima vittoria al Giro per Chris Froome: ora ha vinto almeno una frazione in tutti e tre i grandi Giri (1 al Giro; 7 al Tour; 5 alla Vuelta). E’ anche la prima vittoria stagionale per Froome.
  • Seconda doppietta britannica nella storia del Giro dopo la cronometro di Saltara del 2013, quando Alex Dowsett vinse e Bradley Wiggins terminò secondo. 26^ vittoria di tappa britannica al Giro: ora il Regno Unito è appaiato alla Russia al 10° posto di tutti i tempi.
  • Con la Maglia Rosa vestita da Yates dopo la 14^ tappa, la Gran Bretagna ha ora collezionato 150 maglie da leader nei tre Grandi Giri (15 al Giro; 89 al tour; 46 alla Vuelta). La 15^ Maglia Rosa porta la Gran Bretagna a livello della Colombia al 12° posto di tutti i tempi (4 per Rigoberto Uran, 9 per Nairo Quintana, 1 per Esteban Chaves e 1 per Fernando Gaviria). L’ultima maglia Rosa colombiana fu vestita da Nario Quintana l’anno scorso all’ultima tappa.
  • Simon Yates è al suo quarto piazzamento a podio quest’anno: vincitore sul Gran Sasso e ad Osimo e secondo sull’Etna e sullo Zoncolan.
  • Domenico Pozzovivo registra il suo quarto piazzamento a podio di tappa dopo la vittoria a Lago Laceno nel 2012, il secondo posto a Passo Fedaia nel 2008 ed il terzo posto a Sestola nel 2014

 




 

Domani, domenica 20, appuntamento poi con la Tolmezzo-Sappada di 176 km, con partenza dal capoluogo carnico alle 12.15.