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Friuli protagonista nel Giro d’Italia 2020

Tre cronometro individuali (per un totale di 58,8 km), 6 tappe di bassa difficoltà adatte ai velocisti, 7 di media difficoltà e 5 di alta difficoltà caratterizzeranno il percorso dell’edizione 103 del Giro d’Italia. Saranno 7 gli arrivi in salita, compresa la cronometro iniziale di Budapest. Frazione conclusiva, con una prova contro il tempo, da Cernusco sul Naviglio a Milano che per la 78esima volta ospiterà la tappa conclusiva.

La Cima Coppi sarà lo Stelvio con i suoi 2.758 metri. La Wine Stage di questa edizione sarà la cronometro del Prosecco Superiore da Conegliano a Valdobbiadene (territorio che dal 2019 è entrato a far parte del patrimonio Unesco). Per la prima volta nella storia della Corsa Rosa, una tappa partirà all’interno di una base militare, da Rivolto, sede del 2° Stormo dell’Aeronautica Militare. Un anno importante per la base friulana: nel 2020 si celebrerà anche la 60^ stagione della Pan (Pattuglia Acrobatico Nazionale) e delle Frecce Tricolori. L’arrivo a Rimini ricorderà il grande regista Federico Fellini nel centenario della nascita. 45.000 saranno i metri di dislivello totale della corsa. Quella dall’Ungheria sarà la 14^ partenza dall’estero per il Giro d’Italia e la prima da un Paese dell’Est Europeo.

21 tappe tra l’Ungheria e l’Italia (dal 9 al 31 maggio) per incoronare il vincitore del Giro d’Italia e mostrare al Mondo molti siti Patrimonio dell’Unesco e molte altre bellezze del territorio italiano, sia in partenza che in arrivo di tappa che lungo il percorso. Da Budapest con il suo quartiere del Castello fino a Milano con il Cenacolo di Leonardo passando per la seconda tappa ungherese con l’Abbazia di Pannonhalma e quindi per la Sicilia (con il Duomo di Monreale, la Valle dei Templi di Agrigento e l’Etna); la Puglia con il Monte Sant’Angelo e la Foresta Umbra; l’Emilia Romagna dove la corsa sfiorerà Ravenna; il Veneto con il sito di Arquà Petrarca e le Colline del Prosecco Superiore e infine con l’unicità delle Dolomiti che dal 2009 sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità e che interesseranno la corsa attraverso tre Regioni (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige).

GRANDE PARTENZA DALL’UNGHERIA
Sarà l’Ungheria sabato 9 maggio, con la tappa di apertura a cronometro per le vie di Budapest di 8,6 km e due tappe per velocisti nel nord del Paese, a lanciare il Giro d’Italia 2020. La carovana rosa poi si trasferirà in Sicilia dove, martedì 12 maggio, inizierà la sua risalita verso il traguardo finale di Milano.

PRIMA SETTIMANA IN ITALIA
La Monreale–Agrigento di 136 km aprirà il trittico di tappe nella Regione Siciliana. Mercoledì 13 primo arrivo in quota del Giro con la Enna-Etna (Piano Provenzana 1.775 m) di 150 chilometri. Una salita inedita, già scalata in parte nel 2011, attaccata da nord (Linguaglossa) per giungere a Piano Provenzana. Giovedì 14 ultima tappa sull’isola da Catania a Villafranca Tirrena per poi ripartire il giorno successivo, in Calabria, da Mileto e giungere dopo 223 km a Camigliatello Silano (lunga salita finale di 22 km con pendenze dolci). Sabato 16 maggio frazione dedicata alle ruote veloci del gruppo da Castrovillari a Brindisi. Tappa mossa, la nona, soprattutto nella parte finale, che porterà il gruppo da Giovinazzo a Vieste (circuito finale di 12,7 km). Lunedì 18 ecco il primo giorno di riposo.

SECONDA SETTIMANA
Si parte con una tappa mossa, in Abruzzo, tra San Salvo e Tortoreto Lido di 212 km. Tra le Marche e l’Emilia Romagna si snoda la tappa 11, mercoledì 20 maggio, da Porto Sant’Elpidio a Rimini. Il giorno successivo partenza e arrivo a Cesenatico con un percorso insidioso che ricalca quello della Gran Fondo Nove Colli giunta alla sua 50^ edizione. Da Cervia a Monselice per la tappa numero tredici; 190 chilometri che porteranno il gruppo dall’Emilia Romagna al Veneto dove, sabato 23 è in programma la cronometro da Conegliano a Valdobbiadene. Una prova contro il tempo molto impegnativa di 33,7 km (che prevede nella prima parte lo strappo duro di Ca’ del Poggio) tra le colline del Prosecco Superiore che da quest’anno sono diventate patrimonio dell’Unesco. Dalla base aerea di Rivolto, quella delle Frecce Tricolori, partirà domenica 24 una tappa chiave nell’economia della Corsa Rosa. L’arrivo è posto a Piancavallo (che sarà anche la Montagna Pantani) dopo aver scalato Sella Chianzutan, Forcella di Monte Rest e Forcella di Pala Barzana. Lunedì 25 è previsto il secondo e ultimo giorno di riposo a Udine.    

QUI LA TAPPA DI PIANCAVALLO


TERZA E ULTIMA SETTIMANA

Si entra nella settimana decisiva del Giro con una tappa che si sviluppa interamente nella Regione Friuli. Partenza da Udine e arrivo a San Daniele del Friuli con nel finale il Monte Ragogna – da scalare tre volte – compreso nei due giri di circuito di 27 km.

QUI LA TAPPA DI SAN DANIELE

Mercoledì 27 maggio partenza da Bassano del Grappa e arrivo a Madonna di Campiglio dopo 202 chilometri. Tappa che prevede oltre 5.000 metri di dislivello con l’inedita Forcella Valbona, il Monte Bondone dal versante di Aldeno e il Passo Durone prima del traguardo. La 18^ frazione da Pinzolo ai Laghi di Cancano (arrivo inedito) nel Parco Nazionale dello Stelvio risulterà una delle più dure della Corsa Rosa. Si parte subito in salita per affrontare Campo Carlo Magno, quindi Passo Castrin e il Passo dello Stelvio (Cima Coppi) dal versante di Prato allo Stelvio. Dopo la discesa si attacca subito la salita per i Laghi di Cancano. Venerdì 29 la tappa più lunga del Giro da Morbegno ad Asti, 251 km, strizza l’occhio per l’ultima volta ai velocisti. Tappa mozzafiato la 20^ da Alba a Sestriere (Tappa Bartali). Si parte subito con il naso all’insù verso i 2.744 m del Colle dell’Agnello. Sconfinamento in Francia per affrontare il Col d’Izoard. Rientro in Italia dal Monginevro per affrontare la salita finale di Sestriere dal versante di Cesana Torinese. Gran finale, domenica, con la cronometro individuale da Cernusco sul Naviglio, Città Europea dello Sport 2020, a Milano in Piazza Duomo sotto la Madonnina. Crono piatta di 16,5 chilometri per chiudere questa 103^ edizione.

GIRO D’ITALIA, LE 13 PRECEDENTI PARTENZE DALL’ESTERO

  • 1965    San Marino (Repubblica di San Marino)
  • 1966    Montecarlo (Principato di Monaco)
  • 1973    Verviers (Belgio)
  • 1974    Città Del Vaticano
  • 1996    Atene (Grecia)
  • 1998    Nizza (Francia)
  • 2002    Groningen (Olanda)
  • 2006    Seraing (Belgio)
  • 2010    Amsterdam (Olanda)
  • 2012    Herning (Danimarca)
  • 2014    Belfast (Irlanda Del Nord)
  • 2016    Apeldoorn (Olanda)
  • 2018    Gerusalemme (Israele)

FRIULI PROTAGONISTA
“Una manifestazione del popolo, che nel 2020 in Friuli Venezia Giulia metterà assieme tre eccellenze del nostro Paese, ovvero il Giro d’Italia, le Frecce Tricolori e la Protezione civile”.

Così il vicegovernatore Riccardo Riccardi ha sintetizzato il passaggio della corsa rosa in regione nel corso della presentazione ufficiale del 102. Giro d’Italia avvenuta oggi a Milano. Insieme a lui il patron delle tappe Fvg, Enzo Cainero, il comandante del 2. Stormo di Rivolto, Andrea Amadori, quello della Pattuglia acrobatica nazionale (Pan), Gaetano Farina, i rappresentanti istituzionali delle città di tappa (Aviano, San Daniele del Friuli e Udine) nonché del Consorzio del prosciutto di San Daniele.

Negli studi meneghini di “Che tempo che fa” sono stati tolti i veli delle 21 frazioni che, dal 9 al 31 maggio 2020, lambiranno tutto lo stivale. Di queste, due vedranno protagonista il Friuli Venezia Giulia intervallate da una giornata di riposo. “Aver ottenuto due tappe e la giornata di riposo in regione – ha detto Riccardi al termine della presentazione – rappresenta per noi un risultato molto importante. Tutto questo è stato possibile grazie a un grande gioco di squadra compiuto insieme a Cainero e allo staff di persone già al lavoro per dare vita a una manifestazione indimenticabile”.

Il vicegovernatore ha definito il Giro d’Italia “una manifestazione di popolo, della quale andiamo molto orgogliosi e siamo dei convinti sostenitori. Come già fatto più volte in passato, anche in questa circostanza schiereremo in testa il nostro sistema della Protezione civile, che scorterà i ciclisti impegnati nell’attraversare le diverse località presenti lungo il tragitto di tappa. Sarà questa un’ottima occasione per far conoscere il nostro territorio e le bellezze del Friuli Venezia Giulia ai telespettatori dei 198 Paesi collegati con il Giro”.

Ma l’edizione 2020 della manifestazione riserva una particolare novità rispetto al passato, ovvero la partenza di una delle due tappe dall’aerobase di Rivolto. “Avremo modo così di accostare al Giro d’Italia, manifestazione amata dagli italiani, l’orgoglio del nostro Paese, ovvero le Frecce Tricolori, che sorvoleranno i cieli del villaggio di partenza con un grande spettacolo aereo. Se a ciò aggiungiamo l’impegno dei tantissimi volontari della Protezione civile schierati lungo le due frazioni del Giro in Friuli Venezia Giulia – ha concluso il vicegovernatore – completiamo un trittico di cui l’Italia può andare fiera”.

CAINERO RACCONTA LE TAPPE FRIULANE
Saranno due le tappe che interesseranno il Friuli Venezia Giulia in occasione della 103. edizione del Giro d’Italia. Ad illustrarle è Enzo Cainero, organizzatore delle frazioni rosa in regione, Presente a Milano insieme al vicegovernatore Fvg, Riccardo Riccardi.

La prima, da Rivolto a Piancavallo della lunghezza di 183 chilometri, si svolgerà domenica 24 maggio. “La partenza – spiega Cainero – è prevista all’interno della base delle Frecce Tricolori in provincia di Udine, dove verrà allestito il villaggio che accoglierà i corridori e il pubblico prima del via. Gli atleti percorreranno la pista che normalmente viene utilizzata dagli Aermacchi Mb339 per le fasi di decollo e atterraggio per poi uscire dalla base ed immettersi sulla Pontebbana in direzione di Villa Manin, dove è stato posto il chilometro zero. Da li inizierà la gara con il biscione che punterà verso Dignano e raggiungerà la val d’Arzino, onorando uno dei più bei territori del Friuli. Quindi Sella Chianzutan e la Carnia, andando verso la forcella di Priuso e il monte Rest. Gran finale con l’arrivo in salita a Piancavallo, preceduto dal passaggio in Pala Barzana. È una tappa difficile che credo potrà riservare grandi emozioni”.

Il giorno successivo è previsto invece il riposo dei corridori, prima della seconda frazione in Friuli Venezia Giulia. “Avere la carovana del Giro ferma per un giorno nel nostro territorio – sottolinea Cainero – è un risultato important, perché rappresenta un momento di grande attrazione, soprattutto sotto il profilo turistico”.

Martedì 26 maggio i corridori saliranno di nuovo in sella per dare vita alla seconda e ultima tappa in Friuli Venezia Giulia. La 16. frazione sarà quella che partirà da Udine per arrivare a San Daniele al termine di un percorso lungo 228 chilometri. “Quella che prenderà il via da piazza Libertà è una delle frazioni più lunghe del Giro. I corridori saliranno verso Faedis e Canebola per poi scendere a Torreano, Cividale ed indirizzarsi a San Pietro al Natisone, Pulfero e San Leonardo. Poi si sale a Castelmonte e si ridiscende a Cividale passando per i paesi del Medio Friuli per ritornare a Nimis e Attimis. Per la prima volta verrà attraversata la valle del Cornappo e saranno raggiunti Tarcento, Buia, Majano e castello di Susans. Da qui – conclude Cainero – prenderà il via il circuito di Muris che verrà ripetuto due volte, prima di terminare la frazione tagliando il traguardo posto a San Daniele”