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Fondazione Friuli sostiene i doposcuola e il benessere di classe

L’investimento nel capitale umano rappresenta il fattore chiave per lo sviluppo della società e del sistema economico locale: è con questa convinzione che il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, ha lanciato il bando annuale a sostegno di progetti di istruzione, formazione e ricerca. La linea di finanziamento, che conta 600mila euro e che gode del sostegno di Intesa Sanpaolo, è stata illustrata questa mattina a Pordenone nella sede di Confindustria Alto Adriatico. Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 28 marzo da scuole, sia pubbliche sia paritarie, delle province di Udine e di Pordenone, e varranno per progetti da sviluppare nell’anno scolastico 2023-24. Il nuovo bando intende contribuire allo sviluppo delle attività formative dedicate agli studenti, in termini di migliore apprendimento delle competenze di base e di quelle trasversali. Si tratta di promuovere azioni dirette a favorire il potenziamento dell’attività didattica e la sperimentazione di modelli formativi innovativi, ma anche di supportare il ripristino di un contesto di relazioni messe in crisi da due anni di pandemia.

“Desidero ringraziare la Regione per darci la possibilità di collaborare in un settore così strategico e Intesa Sanpaolo per la costanza nel sostegno a questa iniziativa – ha esordito il presidente Morandini -. Questo nuovo Bando si regge su quattro pilastri. Il primo intende finanziare l’organizzazione dei doposcuola, con l’obiettivo di sostenere i genitori nelle varie fasi di crescita dei loro figli. Il secondo riguarda i percorsi di benessere di gruppo, per contrastare le conseguenze del distanziamento sociale durante la pandemia e recuperare il valore delle relazioni. Il terzo pilastro sostiene le esperienze all’estero per il rafforzamento delle competenze linguistiche, mentre il quarto, riservato a scuole dell’infanzia ed elementari, finanzia l’allestimento e la dotazione di attrezzature di spazi ludico-motori, in particolare in quelle strutture non dotate di palestra”.

“Lo sviluppo di un territorio si costruisce a partire dalla valorizzazione dei giovani rimuovendo gli ostacoli che limitano di fatto l’accesso all’istruzione e investendo per valorizzare talenti, attitudini e inclinazioni – ha dichiarato l’assessore regionale Alessia Rosolen -. In questa direzione si muove il bando della Fondazioni Friuli, nel solco del percorso tracciato dall’amministrazione regionale che in questi anni è intervenuta con azioni importanti per garantire il diritto all’istruzione, rafforzando l’intero settore scuola e arricchendo l’offerta rivolta agli studenti con esperienze formative all’estero”.

“L’iniziativa di Fondazione Friuli arricchisce la proposta formativa alla cui realizzazione siamo impegnati da diversi anni. Confindustria Alto Adriatico – ha dichiarato nei suoi saluti il suo presidente Michelangelo Agrusti -, con il sistema degli Its, offre infatti formazione di eccellenza post diploma nel campo dell’informatica, prima in Italia, del digitale, della logistica, del legno arredo e del medicale con un tasso di occupabilità entro due mesi dalla fine del ciclo scolastico, superiore all’80 per cento. Nostro obiettivo è continuare a investire nella valorizzazione della formazione tecnica anche in istituti dove studiano molti nuovi italiani i quali, grazie all’istruzione, acquisiscono la cittadinanza sostanziale. Il migliore apprendimento delle competenze di base e trasversali proposte dal bando che oggi presentiamo, faciliterà ulteriormente il nostro compito”.

“Siamo lieti di sostenere anche quest’anno la Fondazione Friuli con cui condividiamo l’impegno nei confronti delle nuove generazioni e la volontà di continuare a mettere in atto iniziative che aiutino a contrastare le disuguaglianze, il disagio e l’isolamento – è il messaggio giunto da Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo -. Continueremo a supportare i ragazzi e le loro famiglie nel percorso scolastico con soluzioni mirate e strumenti concreti perché per noi la scuola è uno strumento fondamentale per il futuro delle nuove generazioni e per lo sviluppo di competenze e professionalità indispensabili per la crescita del Paese”.