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Energia, la Comunità Collinare del Friuli presenta il progetto Recocer a Roma

La Comunità Collinare del Friuli si sta confermando sempre più un punto di riferimento in materia di Comunità Energetiche, non solo in regione ma soprattutto a livello nazionale, tanto che sta portando nelle più prestigiose sedi la propria pionieristica esperienza in tema. 

Prima protagonista al Politecnico di Torino, poi alla Luiss Business School di Roma, questa volta il progetto Recocer (Regia Coordinata dei processi di costituzione di CER) ha attirato l’attenzione di GSE, società interamente partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze, deputata alla promozione e allo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. 

L’incontro, tenutosi nella sede GSE di Roma e organizzato dalla Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali, ha avuto l’obiettivo di approfondire le opportunità derivanti dall’autoconsumo collettivo e le prospettive di un ambito strettamente connesso e basilare  alla transizione energetica con riferimento al D. Lgs 199/2001 di attuazione delle Direttive europee. 

Tra i relatori e best practices non poteva mancare la Comunità Collinare del Friuli, che con il progetto Recocer, finanziato dalla Regione FVG con un contributo di 5,4 milioni di euro, rappresenta il più importante progetto in Italia e che per l’occasione è stato presentato dal presidente Luigino Bottoni (al centro nella foto scattate durante il convegno). 

“Oggi cominciamo a vedere le prime realizzazioni, dimostrazione di come dalla teoria si sia efficacemente passati alla pratica – ha affermato il sindaco di Osoppo -. Oltre alla Comunità Energetica di San Daniele, sono ben altri 43 i progetti in fase di realizzazione nell’ambito di Recocer, alcuni dei quali particolarmente avanzati”. 

Il sistema Italia sta muovendo passi importanti e decisivi verso la promozione della consapevolezza delle amministrazioni pubbliche e dei consumatori sul tema della transizione energetica e gli enti locali svolgono un ruolo fondamentale per l’avvio delle Comunità di Energia Rinnovabile – CER – ed il coinvolgimento al loro interno dei cittadini, con l’obiettivo sistemico di ottenere vantaggi sociali, ambientali ed economici.

“L’auspicio – conclude Bottoni – è quindi che i cittadini comincino sempre più a familiarizzare con questo concetto e aderiscano alle progettualità che prossimamente la Comunità Collinare, per il tramite dei suoi 15 comuni, proporrà ai residenti del territorio”.