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Elezioni Tolmezzo, Ivan Pascolo: «Non mi ricandido e voterò De Martino»

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Ivan Pascolo, già assessore comunale di Tolmezzo nonché consigliere nella legislatura conclusa anticipatamente.

Alle prossime elezioni comunali del 12 giugno non mi candiderò.
Non è stata una scelta facile, la passione per la politica locale mi spingeva a ricandidarmi, ma poi ho preferito optare per una pausa e rimanere seduto in panchina.
In questi anni ho fatto alcuni passi che mi hanno portato ad uscire dalla Lega, la Lega non è più quella di un tempo e gli effetti si stanno vedendo a tutti i livelli.
Mi definisco ancora un leghista, di quelli che fanno parte della cerchia dei duri e puri. Forse per qualcuno non è più di moda ma visto il livello politico, in particolare quello tolmezzino, credo di avere ancora molte ragioni per andare avanti sulla mia strada ed i molti amici che ho ancora dentro il partito mi danno ragione.
A Tolmezzo è andata in scena la delusione più grande, il commissariamento del nostro Comune. E’ stata presa una decisione insensata e senza reali motivazioni, un semplice ordine impartito ed eseguito senza le necessarie fondamenta giustificative e questo da cittadino non lo accetto e non lo accetterò mai.
Recentemente ho sentito affermazioni del tipo “l’opposizione ha fatto il suo mestiere” cercando di difendere le dimissioni dei sei consiglieri di minoranza. In un comune ormai piccolo come il nostro, dove le future sfide da vincere sono sempre più grandi, non è possibile giustificare atteggiamenti così gravi in modo così semplicistico. Il consiglio comunale è stato svilito nel suo ruolo, una decisione così importante doveva essere affrontata in quell’aula ed in quell’aula bisognava discuterne per tentare altre strade.
Sacrosanto militare in un partito e farsi le battaglie in campagna elettorale, ma poi basta, prima devono venire sempre gli interessi del territorio e dei suoi cittadini ed il commissariamento non va assolutamente in quella direzione.
Il costo del commissariamento è elevato e non è solo amministrativo e per pochi mesi. In paese c’è molta delusione e molti si dicono pronti a disertare le urne per il disgusto provato per quanto successo.
Vedere la disaffezione anche a livello locale fa male ed il danno che ne consegue potrebbe essere enorme ed incalcolabile.
Non mi candido ma andrò a votare e voterò per chi, come prima cosa, non ha voluto nel suo gruppo nessuno dei 12 responsabili di quel commissariamento. Il 12 giugno sicuramente voterò per Fabiola De Martino.

IVAN PASCOLO