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Elezioni Tolmezzo, Adriano Rainis: «Io, uomo di sinistra, scelgo De Martino»

In riferimento alle elezioni comunali del prossimo 12 giugno, riceviamo e proponiamo le considerazioni di Adriano Rainis, ex consigliere e nome storico della sinistra tolmezzina.

 

«Alle prossime elezioni del 12 giugno non mi candiderò» è stato l’incipit dell’intervento dei giorni scorsi di Ivan Pascolo ed è anche il mio.
Anche se le motivazioni sono differenti, così come le idee politiche del resto, rimane la stima personale. La mia arriva dopo una riflessione dura, ma che mi lascia in pace con me stesso.
Come diceva Cesare Pavese, «la vecchiaia è come una festa in maschera, quando alla fine ti togli la maschera». Alla mia età ti guardi allo specchio, senza ipocrisie e seppur con un po’ di malinconia, sai che  la scelta è quella giusta.
Per anni ho praticato la sinistra. Da adolescente e fino a poco tempo fa ho fatto parte della sinistra organizzata, seguendone gli sviluppi ed i  cambiamenti storici. Ho imparato la durezza dell’impegno, l’austerità persino eccessiva, il senso del dovere, un forte impegno per la comunità e le sue istituzioni che andavano oltre le ideologie, oltre gli interessi.
Sono stato accusato di amicizia, troppa amicizia, verso il sindaco e di “ voltagabbanismo”. Posso dire che nella mia storia di sinistra, ciò a cui ho assistito alla fine di gennaio non ha niente a che fare con la sinistra che io ho conosciuto.
Ho assistito ed assisto allo sconcerto ed alla sfiducia della nostra gente, provocata da un’azione incomprensibile nella visione di chi, come me, viene da quei valori, che pur derivando da ideologie, niente o non solo hanno a che fare con queste azioni.
Io ho fatto le mie scelte e mi chiedo come spiegarle a chi è intenzionato a non votare od a votare per la “ hiesa di sinistra” con la vecchia idea del “Non capisco, ma mi adeguo”.

Ho deciso di votare Fabiola De Martino perché donna, perché brava e preparata e perché faceva parte, nel 2014 e nel 2019, di quella amministrazione che io e molti altri avevamo scelto e che era risultata maggioranza. Ciò vuol dire governare una città per cinque anni. All’opposizione spetta il difficile incarico di controllo e proposta e giunti al termine dei cinque anni. Il cittadino, titolare della democrazia, giudicherà l’operato dell’amministrazione, tutto il resto sono giochi incomprensibili ed inspiegabili

Voterò Fabiola perché la reputo un’ottima amministratrice, capace di dare impulsi alla crescita di Tolmezzo, di andare oltre, al di fuori, non contro quei brutti steccati. imposti dai partiti e perché, per ultimo, ma non ultimo, all’interno delle tre liste che appoggiano la sua candidatura ce n’è una, “Tolmezzo 2030”, composta proprio da persone progressiste, che non hanno condiviso le scelte burocratiche di fine gennaio di alcuni e ne sono stati colti di sorpresa, come tantissimi altri concittadini e neanche le spiegazioni astruse, in politichese, che cercavano di giustificare questa scelta, hanno portato un chiarimento. Loro e tutti noi eravamo e continuiamo a rimanere sconcertati e contrariati.
La politica , se diventa incomprensibile al cittadino, non è una buona politica.
Ricordo ai cittadini che martedì 3, mercoledì 4 e giovedì 5, dalle 16 alle 18, ci sarà, presso gli uffici elettorali del Comune di Tolmezzo, la sottoscrizione delle liste.

ADRIANO RAINIS