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Elettrodotto Wurmlach-Somplago, i Comitati rivendicano la loro battaglia

“La presidente della giunta regionale Serracchiani sotto un titolo a piena pagina annuncia che l’elettrodotto Wurmlach-Somplago potrà essere totalmente interrato, attribuendo il merito di ciò “al lavoro dell’amministrazione e del confronto con Alpe Adria energia spa”, cioè a se stessa. I Comitati popolari che operano nella nostra montagna salutano l’abbandono della disastrosa variante aerea di tale elettrodotto e, nell’occasione, ricordano alla debole memoria della presidente alcuni momenti salienti della vicenda”. Esordiscono così i portavoce dei comitati Franceschino Barazzutti, “Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento, Antonino Galassi “Comitato acqua Libera” di  Paluzza, Ira Conti – Comitato “Per altre strade Carnia – Cadore”, Val Tagliamento, Paolo Querini – “Comitato Val Degano”, Marco Lepre – “Legambiente della Carnia” e Hans Puntel per il Comitato “Carnia in Movimento”.

 

  • Il merito non è suo ma dei 4000 carnici che qualche anno fa sono scesi in piazza a Tolmezzo ed a Paluzza a manifestare la loro decisa opposizione all’elettrodotto aereo;
  • Il merito è dei Comitati popolari che hanno tenuto tante assemblee nei paesi delle valli ed organizzato le manifestazioni nell’indifferenza della classe politica e delle istituzioni. E’ di quei Comuni e loro sindaci della Val elettrodottoBut che si sono fermamente opposti.
  • Il merito è di tutti coloro che non hanno mai creduto, contestandola, alla bufala dell’impossibilità dell’interramento dell’elettrodotto sparsa a piene mani da esponenti politici, tecnici servizievoli e, purtroppo, qualche amministratore comunale. Costoro hanno diffuso la bufala per coprire un interesse privato a scapito di quello pubblico. Ora la smentita.
  • Il merito è dei vicini carinziani e delle loro amministrazioni comunali che si sono opposte con dimostrazioni popolari ed in sede giudiziaria sino ad ottenere la bocciatura del progetto aereo da parte del Consiglio di Stato di Vienna (non di Roma!)
  • Il demerito è invece di quelle amministrazioni comunali e loro sindaci (Cavazzo Carnico, Lauco, Tolmezzo) che a suo tempo diedero il proprio nulla osta alla variante aerea o che non si opposero.
  • L’elettrodotto aereo Wurmlach- Somplago è stato proposto anni fa dalla privata Alpe Adria Energia spa  all’Unione Europea  – tant’è che tuttora figura nella lista dei collegamenti energetici europei prioritari –  quando sui banchi del parlamento europeo sedeva proprio l’on. Serracchiani, che nulla fece per fermare il percorso di quest’opera, fonte di tante preoccupazioni per gli abitanti delle valli attraversate.
  • Preoccupazione che tuttora rimane per il fatto che l’elettrodotto “potrà” essere interrato, il che non significa che “sarà” interrato. Tanto più che in materia di elettrodotti nella nostra regione se ne sono viste e se ne stanno vedendo di tutti i colori grazie alla sudditanza della Regione a Terna spa.
  • Per questo motivo, pur prendendo atto del superamento di quello che sinora è stato il tabù dell’interrato, siamo e saremo particolarmente vigili, pronti alla mobilitazione. Sin da ora chiediamo che del progetto della variante interrata sia data piena informazione alla popolazione.
  • Siamo convinti che l’interramento degli elettrodotti sia non solo possibile ma necessario: è una questione di manifelet1civiltà. Per questo il nostro pensiero scende dalle nostre montagne verso la piana friulana ed inorridisce alla vista di quei minareti-sostegno dell’elettrodotto aereo Redipuglia-Udine ovest: uno sfregio al Friuli ed alla credibilità del piano paesaggistico regionale. Anche  quell’elettrodotto va interrato! Per di più l’interramento in pianura è più facile che in montagna.
  • Non ci sfugge la imbonitoria “tempistica referendaria” della presidente Serracchiani in cerca di voti. Ma in materia di energia può gabbare gli sprovveduti, non chi ha ben esaminato la legge di riforma costituzionale che, togliendola alla competenza concorrente della Regione, ha introdotto all’art.31 (Modifica dell’art. 117) lettera v) la competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di: produzione, trasporto e distribuzione nazionali dell’energia. Il che significa che il governo di Roma farà quello che vorrà senza confrontarsi con  regioni, territori, popolazioni. Conseguentemente, ove la riforma costituzionale fosse approvata, l’annuncio “interrato” della Serracchiani da Trieste potrebbe nuovamente diventare “aereo” da Roma, dove la lobby energetica è ben più introdotta e protetta di quanto non lo sia già a Trieste.