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Doppio intervento del soccorso alpino tra Andreis e il Monte Lussari

Ci sono stati due interventi del Soccorso Alpino nella tarda mattinata di oggi, sabato 7 luglio, tra le Alpi Giulie, in comune di Tarvisio e nelle montagne sopra Andreis (PN).

Ad Andreis il Soccorso Alpino di Maniago è stato allertato su chiamata del NUE per portare aiuto a due donne che erano bloccate sul sentiero CAI 975 che da Andreis conduce a Forcella Navalesc ad una quota di circa 900 metri di altitudine. Si erano fermate nei pressi di un ghiaione, dove una delle due D. (nome) K. (cognome) del 1980 di Budoia (PN), si trovava in difficoltà e non riusciva a proseguire. Le due escursioniste erano vestite con abbigliamento leggero da corsa, ma non alla prima esperienza in montagna. Subito pronti a partire dalla base operativa di Andreis dieci tecnici, ma sul posto è stato inviato l’elicottero della centrale operativa di Udine che ha scaricato il tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino il quale ha condotto le escursioniste in un posto sicuro. Con una seconda rotazione il velivolo ha poi caricato in hovering le due donne, portandole al campo base ad Andreis. L’intervento si è concluso intorno alle 13.

Sempre nella tarda mattinata il Soccorso Alpino di Cave del Predil è stato allertato con chiamata diretta da un’escursionista austriaca che ha chiesto aiuto nel catino della Cima Cacciatori, in comune di Tarvisio, sopra il Monte Lussari (Alpi Giulie). La madre della donna, K. (nome) W. (cognome) del 1941, di Vienna è caduta durante la discesa sul ghiaione battendo il capo sulle rocce. Sul posto si sono recati a piedi, dopo il primo tratto in funivia, dieci tecnici del Soccorso Alpino di Cave assieme al medico di stazione. L’elicottero della centrale di Udine era infatti impegnato in un altro intervento e non poteva liberarsi subito. Raggiunta la donna dopo circa quattrocento metri di dislivello e mezz’ora di cammino e avendo valutato le sue condizioni come serie per il forte trauma cranico si è deciso di far intervenire l’elicottero della Protezione Civile di base a Tolmezzo. La donna è stata quindi caricata con la barella sul velivolo in hovering con l’aiuto dei tecnici sul posto e portata in ospedale. L’intervento si è concluso intorno alle 14.

Pochi minuti fa è scattato un altro intervento, questa volta del Soccorso Speleologico di Trieste su richiesta del Soccorso Alpino Sloveno.

Uno speleologo triestino che si trovava in esplorazione in una grotta a Orlek, vicino Sežana, in Slovenia, e si è fratturato una caviglia. Le operazioni di soccorso sono condotte dal team di soccorso sloveno, ma è stato espressamente richiesto l’intervento di una squadra italiana per il supporto medico specializzato in grotta, con un medico e due tecnici. L grotta presenta diverse strettoie. Seguiranno aggiornamenti.