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Dono del Sangue, la raccolta in Friuli sarà più capillare

Se il volontariato rappresenta una delle principali ricchezze del nostro Paese, la sua importanza si avverte maggiormente in ambito sanitario. Ma è nel settore trasfusionale che esso svolge un ruolo insostituibile. Il concetto è stato espresso domenica a Premariacco, dall’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, intervenuta al 59° Congresso provinciale dell’Associazione friulana donatori di sangue (Afds), presieduta da Roberto Flora, al quale, accanto al presidente nazionale della Federazione di associazioni di donatori (Fidas) Aldo Ozino Caligaris, ai presidenti di sezione, a tanti amministratori locali e consiglieri regionali, sono intervenuti centinata di donatori e sono stati consegnati i tradizionali riconoscimenti a quelli più meritevoli. La giornata dell’Afds si era aperta con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti e l’inaugurazione della nuova sede della sezione di Premariacco della Afds, a cui ha preso parte anche la presidente della Regione, Debora Serracchiani, la quale ha osservato come le associazioni dei donatori rappresentino una “straordinaria risorsa, testimonianza di grande generosità”.

La presidente ha anche partecipato, nella chiesa parrocchiale, alla Santa Messa celebrata dall’arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato.

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“Il sangue non si compra e non si vende, si può solo donare – ha detto Telesca, esprimendo il plauso all’Afds “che ha contribuito a rendere questo principio insito nella coscienza della gente friulana e che, insieme alle altre associazioni del Friuli Venezia Giulia, sta facendo la sua parte, in un costante dialogo con l’Amministrazione regionale non solo per la sensibilizzazione all’importanza del dono, ma anche per il rispetto delle direttive europee su temi fondamentali quali sicurezza dei pazienti, qualità certificata degli emocomponenti, appropriatezza delle trasfusioni, affidabilità dei prodotti e delle attrezzature, informatizzazione, produzione di farmaci derivati del plasma”.

L’assessore alla Salute ha quindi ricordato che il Friuli Venezia Giulia “grazie al formidabile altruismo della nostra gente” offre una risposta al fabbisogno regionale e contribuisce non poco anche all’autosufficienza nazionale, aiutando regioni più in difficoltà. In particolare il Lazio, anche in relazione alla recente emergenza legata alla presenza del virus Chikungunya.

Rispondendo poi alle istanze che arrivano dal volontariato e dai tecnici del settore, l’assessore ha annunciato che “entro qualche mese sarà potenziata la struttura di Palmanova ove sono concentrate tutte le attività di lavorazione e validazione biologica delle unità di emocomponenti”.

Parallelamente ha evidenziato che, grazie alla riforma sanitaria con la quale si stanno potenziando i servizi sul territorio, “si stanno aprendo opportunità per organizzare più capillarmente la raccolta”. Senza dunque sempre costringere chi dona a raggiungere i centri specializzati delle più grandi strutture sanitarie. In questo contesto la Regione sostiene anche il positivo modello di raccolta tramite autoemoteca.

Infine, sempre in risposta alle richieste, Telesca ha manifestato l’impegno a garantire bidirezionalità dei dati dai sistemi trasfusionali a quelli associativi, chiedendo ad Insiel adeguate soluzioni

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