CulturaGemonese

Daniele Carnelutti dona al Comune diverse copie del libro “Biele Glemone”

Il legame con la propria comunità e l’amore per il territorio nel quale è nato e da sempre vive hanno spinto Daniele Carnelutti a donare al Comune di Gemona del Friuli un importante numero di copie del suo libro fotografico “Biele Glemone”, edito nel 2016 in occasione del quarantennale del terremoto, affiché sia dato in omaggio a coloro che giungeranno in visita ufficiale nella cittadina pedemontana cosicché, attraverso le sue pagine, possano conoscerne la storia più recente.

Sfogliando questo volume, ci si trova di fronte a “un paesaggio letto e compreso – scrive nella prefazione Oscar Martinelli, medico e presidente emerito del Gruppo Fotografico Gemonese –, realmente capito: questa è la cifra della galleria fotografica; questi gli strati di storia passata e vissuta: prima, durante e dopo il terremoto”.

Daniele Carnelutti, appassionato fin da ragazzo di fotografia, ha iniziato a praticarla sui vent’anni, quando è riuscito ad acquistare la sua prima macchina fotografica (a telemetro con ottica fissa, ci tiene a precisare). Anche durante la sua lunga carriera da magistrato, non ha mai smesso di porsi dietro all’obiettivo per immortalare quanto lo circondava. Premiato in vari concorsi nazionali e locali, ha sviluppato la propria ricerca fotografica soprattutto nell’ambito del territorio dove vive, dedicandosi, in particolare, alla fotografia documentaristica, ambientale, di paesaggio e natura. Egli è rimasto aderente al concetto tradizionale di fotografia, quale immagine singola e, per certi versi, irripetibile, idonea a interpretare un particolare attimo di realtà vissuta, nella consapevolezza che per realizzare foto significative occorre, tra l’altro, trovarsi – anche con un po’ di fortuna – al posto giusto e nel momento giusto.

Il suo libro è stato definito da Mauro Vale, noto studioso di storia locale che ha curato i testi di questa pubblicazione, quale “originale contributo alla storia di Gemona e, allo stesso tempo, un tributo alla sua vitalità e a quanti l’hanno guidata e a tutti i gemonesi che l’hanno alimentata in questi lunghi anni. Una corsa costante di quadri dal disastro al risarcimento, dalla morte alla resurrezione, senza mai dimenticare le radici sempre affioranti da un passato cordiale che la consapevolezza della perdita non riesce, comunque, a cancellare”.

L’amministrazione comunale, che ha ricevuto i volumi nelle mani del sindaco Roberto Revelant e dell’assessore alla cultura Flavia Virilli, ringrazia per questo sentito tributo alla comunità gemonese.