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Dal webinar del Pd Fvg l’annuncio che la montagna è nel programma del Recovery Fund

“Le aree interne e montane sono inserite nel programma di attuazione del Recovery Fund: sono risorse da utilizzare in una logica strategica, senza polverizzazione a supporto di una nuova economia e di un nuovo assetto sociale. La montagna è un serbatoio per l’intero Paese e può anticipare il futuro visto che sta dando condizioni di maggiore salubrità e vivibilità. Il Covid rappresenta una cesura e un cambiamento: indietro non si torna e le aree interne sono nel mezzo di questo cambiamento”.

Lo ha detto ieri sera il deputato e consigliere speciale del Governo per la montagna Enrico Borghi (Pd), nel corso di incontro on line organizzato dal Partito democratico regionale, cui hanno partecipato il consigliere regionale Enzo Marsilio, il sindaco di Paluzza Massimo Mentil, capofila per i Comuni della strategia nazionale Aree interne alta Carnia, la presidente della commissione Lavoro della Camera Debora Serracchiani, assieme a esperti e rappresentanti delle “terre alte” del Friuli Venezia Giulia.
Mentil ha sottolineato che “tutte le aree interne hanno gli stessi problemi, tutte condividono una questione identitaria e di sostenibilità ambientale e la fragilità sociale. Abbiamo elementi di forza, potenzialità non espresse da cui partire per dare benessere ai residenti”. Il consigliere Marsilio ha sostenuto che “non esiste un progetto di sviluppo della montagna senza un’agricoltura di qualità, ma ci sono problemi strutturali che dobbiamo avere il coraggio di affrontare”. Indicando i problemi “del dimensionamento delle aziende, degli alti costi di investimento e dell’insufficiente remunerazione del prodotto agricolo”, Marsilio ha chiesto di “intervenire sulla ricomposizione fondiaria, bloccata da un Regio decreto del 1933”.
Dopo l’intervento del sindaco di Prato Carnico Erica Gonano, che ha proposto l’introduzione di un “criterio di montanità” da applicare ai medici per rendere attrattiva la montagna ai professionisti, le conclusioni sono state affidate a Serracchiani. “La transizione del sistema industriale e del lavoro era già in corso, il Covid l’ha accelerata e – ha detto la parlamentare – ci mette di fronte a una sfida generale che in montagna ha bisogno alcune scelte specifiche da fare. Oggi ci sono le risorse e dobbiamo approfittarne per governare il cambiamento”.