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Dal 10 febbraio occorre il tampone negativo per entrare in Austria. Esenzione invece per la Slovenia

AUSTRIA

A partire dal 10 febbraio 2021 cambiano le regole anticovid per ingresso in Austria.

Chi arriva dall’Italia, oltre a dover effettuare una quarantena di 10 giorni, deve esibire un test negativo al coronavirus al momento dell’ingresso nel territorio austriaco. In caso di mancata esibizione è necessario provvedere ad effettuare il test entro 24 ore dall’ingresso.

Anche i pendolari sono ora tenuti a registrarsi nel quadro della Pre-Travel-Clearance. La loro registrazione è valida una settimana nella misura in cui le indicazioni in essa contenute (ad esempio il luogo di lavoro) non cambino.

In aggiunta anche i pendolari devono esibire al momento dell’ingresso nel territorio un test negativo non più vecchio di una settimana. Qualora al momento dell’ingresso non sia possibile esibire un test negativo la persona è tenuta a farlo al più tardi entro 24 ore dall’ingresso. I pendolari non sono sottoposti a regime di quarantena.

SLOVENIA

Per entrare in Slovenia lavoratori e studenti transfrontalieri non dovranno più presentare alla frontiera un test negativo al Covid. Lo ha deciso il governo sloveno, modificando le regole restrittive relative al regime di passaggio del confine entrate in vigore venerdì.

Le nuove direttive prevedono l’esenzione dall’obbligo del tampone negativo per chi proviene da Paesi che hanno un tasso d’incidenza dei contagi inferiore a quello della Slovenia e faciliterà il passaggio, anche dall’Italia, di lavoratori, studenti, persone che assistono congiunti, effettuano lavori di manutenzione alle loro proprietà o devono sottoporsi a visite mediche.
Fra i Paesi che hanno una situazione epidemiologica migliore di quella slovena, ha precisato Rtv Slovenija, Italia, Croazia, Ungheria e Austria.

L’introduzione dell’obbligo del test negativo, non più vecchio di sette giorni, aveva provocato forti polemiche e controversie.