CarniaEconomiaPrimo piano

Da inizio anno il titolo Eurotech è cresciuto di oltre il 90%

Crescita di più del 90% da inizio anno per il titolo di Eurotech, la multinazionale quotata al segmento Star di Piazza Affari, segna, un corposo incremento a doppia cifra.
L’azienda di Amaro, impegnata, con le tecnologie IoT, nella digitalizzazione delle imprese e nello sviluppo di soluzioni per l’Industria 4.0, accelera in Borsa, trainata dall’ottimo andamento della semestrale: ricavi per 53 milioni di euro nel primo semestre del 2019, un balzo del 42,1% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, e un utile netto di 8,8 milioni di euro. Il titolo ha segnato in questi giorni il suo massimo storico dal 2007 a 6,74 euro.

“Eurotech sta raccogliendo i frutti degli  investimenti in innovazione fatti negli ultimi anni e funzionali alla realizzazione di un portafoglio di prodotti e tecnologie che oggi sono allo stato dell’arte nell’Internet delle cose e nei computer ad alte prestazioni per l’intelligenza artificiale”, ha affermato Roberto Siagri, amministratore delegato di Eurotech.

I supercalcolatori prodotti da Eurotech della famiglia Dyna Hpec (High performance edge computer), hanno raggiunto una densità di calcolo pari a 25 Teraflops, e 15 Terabyte di storage per decimetro cubo. La densità di calcolo e memoria avrà una grande influenza per lo sviluppo dell’Ai (Artificial intelligence) e di tutte le sue applicazioni. Infatti, l’intelligenza artificiale è supportata dalla potenza di calcolo, necessaria, in misura sempre maggiore, per le funzioni di apprendimento che richiedono  l’elaborazione di una mole sempre più grande di dati. Gli Hpc embedded sono utilizzati anche per le auto a guida autonoma, su cui Eurotech sta investendo. ‘”i questo passo – sottolinea Siagri – si può ipotizzare il periodo fra il 2022-2025, come il più plausibile per l’impiego di serie di automezzi  che davvero guidino  da soli, senza il monitoraggio o il controllo dell’uomo, proprio attraverso l’utilizzo di reti neurali artificiali che vengono addestrate e realizzate grazie a supercalcolatori come i nostri”.

Grazie poi alla legge di Moore, secondo cui la complessità di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistor per chip, raddoppia ogni 18 mesi, i calcolatori al servizio dell’intelligenza artificiale costeranno sempre di meno (circa dieci volte di meno nel 2025, rispetto ad oggi).

Eurotech ha messo a punto e sta continuando a migliorare, ogni giorno, le prestazioni dei Dyna Hpec, già oggi in grado di generare la potenza di calcolo necessaria, per esempio,  per far apprendere ai programmai di Ai la guida nel traffico ad un’auto. Le dimensioni di questi Hpec sono ridotte, ovvero, circa 15 decimetri cubi: più o meno il volume di un contenitore per un paio di stivali.

Gli edge computer  di Eurotech sono progettati per andare incontro alle mutevoli esigenze di mercato, soprattutto nel settore dell’automazione di quarta generazione e dei mezzi di trasporto autonomi.

(nella foto Roberto Siagri)