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Coronavirus, nessun danno immediato per le imprese artigiane Fvg ma si teme l’effetto domino

Perplessità, preoccupazione, nervosismo, ma anche fiducia che nei prossimi giorni la criticità sanitaria – ci si augura – venga ridimensionata. La CNA Fvg guarda con ottimismo al prossimo futuro e invita gli artigiani, al momento poco colpiti dal “blocco” (eccetto la categoria degli autotrasportatori, che sono invece in sofferenza), a pazientare ancora un po’. 

“Concordiamo con le scelte degli amministratori regionali – riferisce il segretario Roberto Fabris -, meglio un po’ di allarme preventivo che farsi trovare impreparati. Non si registrano ancora particolari ripercussioni sulle imprese artigiane in maniera immediata, né c’è motivo di agitarsi. Certo, se il fenomeno non dovesse ridursi tempi rapidi, finiremo in una spirale che ci porterà a una esplosione; poi sarà dura ricomporre i tasselli”. Fabris è più preoccupato dell’effetto domino che alcuni settori procureranno inevitabilmente agli altri, in primis quello del turismo. “Ora non è l’artigianato a soffrire di più, ma se le agenzie viaggi, gli albergatori a cui stanno piovendo disdette a blocchi sulla stagione estiva in Fvg, sono in difficoltà, è evidente che saremo tutti coinvolti”. 

Al momento la CNA già registra ripercussioni sul noleggio pullman, sull’autotrasporto e addirittura sui taxi. “Va bene l’attenzione, va la paura va ridimensionata – ribadisce il presidente regionale CNA Fvg Nello Coppeto -. Bisogna andare avanti, e il governo per rasserenare il mondo imprenditoriale dovrà bloccare i costi come Imu e mutui finché non ne verremo fuori. Esortiamo intanto a mantenere la calma, perché al momento per le nostre attività non c’è motivo di allarmarsi”. “La prossima settimana scade l’ordinanza e, se tutto andrà bene come speriamo a livello epidemiologico, si ricomincerà la vita normale – confidano Coppeto e Fabris -. Finito il filone, presto dimenticheremo e verremo distratti da altro”.

A livello nazionale, le priorità indicate dalla CNA riguardo le misure di aiuto per contenere i danni diretti e indiretti che stanno subendo sono:

– Mantenere aperta la circolazione delle merci e degli automezzi per garantire rifornimenti e approvvigionamenti alle imprese. Contrastare blocchi alle frontiere e nell’import export.

– Lasciare liquidità alle imprese per far fronte ai bisogno di circolante con sospensione pagamenti contributi, imposte e tasse (in parte nel decreto MEF da estendere a tutti i comuni e regioni interessate), moratoria rate mutui e accelerazione pagamenti PA, potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI.

– Tutele per lavoratori dipendenti attraverso estensione cassa integrazione per tutti (artigianato tramite FSBA), indennità per autonomi e professionisti.

– Ristoro dei danni diretti per le imprese la cui attività dovesse essere sospesa per effetto dei dispositivi di legge

– Rinvio adempimenti e alleggerimento oneri a carico imprese e slittamento entrata in vigore ISA e norme sulle crisi di impresa.

(nella foto Robeto Fabris e Nello Coppeto)