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Coronavirus, dall’Oipa il decalogo per curare e assistere gli animali

L’epidemia da coronavirus sta apportando in misura sempre maggiore notevoli cambiamenti allo stile di vita e alle abitudini di ognuno di noi.  È quindi essenziale rispettare le disposizioni e le normative imposte dai decreti ministeriali in atto che mirano a contrastare quanto più possibile il contagio.

L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) si mette in prima linea per diffondere un decalogo, in continuo aggiornamento sulla base dell’attuazione di nuove disposizioni, volto a sottolineare gli atteggiamenti corretti da adottare e alle condotte puntuali da seguire per la cura e l’assistenza agli animali.

Oltre alle consuete disposizioni di tutela personale, quali il divieto di assembramenti, il lavaggio costante, il mantenimento del metro di distanza e l’uscita per sole ragioni di comprovata necessità accompagnate da autocertificazione; è d’obbligo ricordare che, come dichiarato anche dal Ministero della Salute e dall’OMS, gli animali non trasmettono il virus Covid-19.

I cani possono essere tranquillamente portati fuori ad espletare i propri bisogni fisiologici, essendo una “comprovata necessità”, stando attenti a rimanere nella propria zona di appartenenza o a non creare assembramenti di persone, ma rispettando il proprio turno, in caso fossero portati all’interno di un’area cani.

Ci si può recare con il proprio animale per terapie o urgenze dal medico veterinario, che sarà tenuto ad inviare una dichiarazione relativa al motivo della visita per qualsiasi altra necessità.

Restano aperti anche i negozi che vendono articoli per animali.

Inoltre, come esplicitato nel decreto ministeriale del 12 marzo 2020, è consentito l’accudimento e la gestione degli animali presenti nei canili/gattili da parte dei volontari, che si dovranno quindi accordare con la propria struttura di appartenenza; così come la cura e le attività svolte a favore delle colonie feline e dei gatti in libertà riconosciuti dai Comuni, sempre dotandosi di autocertificazione e documentazione inerente. La normativa disciplina anche l’accudimento per tutti gli altri animali, se detenuti, ma non adiacenti alla propria abitazione.

Anche nel caso di cavalli ed equidi, il benessere fisico e mentale deve essere tutelato.  Come sottolinea anche l’Avv. Claudia Taccani – responsabile Sportello Legale Oipa Italia – per i centri sportivi e le strutture private ora chiuse al pubblico, e quindi ai proprietari, è il personale presente a doverne garantire la cura ed il ricovero, salvo casi indifferibili. Diverso è per le strutture private, dove i proprietari possono recarsi dai propri animali sempre nel rispetto delle normative generali vigenti.

In questi giorni la sede nazionale OIPA Italia Onlus non si ferma. È attiva e a disposizione telefonicamente per tutti coloro che necessitino supporto in caso di fermo da parte degli operatori di polizia o tramite la mail sportellolegale@oipa.org per chiarimenti in merito ai sopracitati casi di assistenza agli animali.

Per approfondire l’argomento: https://www.oipa.org/italia/coronavirus-consigli-ai-volontari-che-provvedono-agli-animali/.