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Il Consiglio comunale di Paularo ha votato: fuori dall’Unione della Carnia

Nella seduta del consiglio comunale di sabato 24 dicembre, a maggioranza, l’Amministrazione comunale di Paularo guidata d Daniele Di Gleria, ha votato l’uscita dall’Unione territoriale intercomunale della Carnia. Paularo, sotto la precedente amministrazione Faleschini, aveva deciso di aderire all’UTI poco più di un anno fa, non senza diverse difficoltà, rinvii e con l’astensione durante la votazione del Presidente dell’Unione Brollo.

Attualmente quindi il numero dei comuni aderenti all’Unione ritorna a quota 23 rispetto ai 28 che storicamente componevano la Comunità montana della Carnia. Sin dal suo debutto non avevano aderito alle Uti i comuni di Ampezzo, Cercivento, Forni di Sotto, Sauris e Zuglio . Sauris nel luglio scorso con la nuova amministrazione comunale aveva deciso di entrare.

Secondo quanto deliberato dalla Giunta, le motivazioni all’origine della decisione sono “le molteplici criticità emerse nel funzionamento dell’ente, con ripetute modifiche della normativa regionale di riferimento (L.R. 12.12.2014, n. 26) e relative proroghe della data di avvio nella gestione delle funzioni attribuite all’Ente neo costituito”. E quindi “in prospettiva, non si ritiene plausibile che l’ente stesso, in applicazione della struttura organizzativa e funzionale imposta dalla normativa regionale citata, possa ragionevolmente conseguire il livello di operatività e di rappresentatività necessario alla salvaguardia dei diritti, delle aspettative e delle esigenze del territorio”.

Alla seduta del consiglio comunale, come mostrano le foto, era presente una delegazione della sessantina di sindaci ricorrenti al TAR contro la legge sulle Unioni, e tra loro anche la consigliere regionale della Lega Nord Barbara Zilli.

“Il castello di carte delle Uti sta inesorabilmente crollando” hanno dichiarato la stessa Zilli insieme al segretario provinciale Lega Nord di Udine e sindaco di Corno di Rosazzo (Comune ricorrente) Daniele Moschioni.

“Apprezziamo il gesto responsabile del sindaco di Paularo che ha annunciato l’uscita dall’Uti della Carnia – dicono – motivata in maniera egregia: troppe le criticità insite alla riforma, lo andiamo dicendo dall’inizio ma la Giunta Regionale si è dimostrata sempre sorda alle vere richieste di diversificazione dei territori, salvo poi portare arruffati correttivi in corsa. Sono oltre 60 i sindaci che stanno sostenendo questa battaglia a difesa del Friuli – dicono ancora i due esponenti del Carroccio – che a nostro avviso devono tenere alta questa bandiera contro chi vuole livellare al ribasso le autonomie locali per riportare un nuovo centralismo regionale che i cittadini hanno già bocciato in maniera inequivocabile lo scorso 4 dicembre”.

“In questo momento è necessaria una svolta – chiosano – la Giunta blocchi la legge 26, eliminando completamente l’obbligatorietà e qualsiasi spettro di penalizzazione, iniziando da un autentico dialogo con i territori che, come Paularo ha sperimentato le Uti e ha constatato che il modello non porta alcun vantaggio in termini di gestione delle risorse ai cittadini”.

3 pensieri riguardo “Il Consiglio comunale di Paularo ha votato: fuori dall’Unione della Carnia

  • Ora speriamo che la Lega con la Zilli non pensi di far vedere che l’operazione è merito loro… Se la Lega finalmente apprezza il modo di operare di questo Sindaco farebbe meglio a schierarsi con la maggioranza differentemente da quello fatto pochissimo tempo fa in campagna elettorale ovvero schierandosi contro al Di Gleria Daniele.

  • Dov’era la Zilli quando la Lega a Paularo bocciava la candidatura a sindaco di Daniele Di Gleria? Siamo in piena campagna elettorale e se la matematica non è una opinione risulta difficile sperare di tornare a sedere in consiglio regionale con qualche centinaia di voti. Ecco che allora ogni occasione diventa buona. Mi sa che alla lunga proprio in relazione alle prossime elezioni regionali in Carnia vedremo molti saltimbanco…
    Bravo Sindaco hai dato una bella lezione. Tu hai fatto una scelta a favore del tuo comune e della tua gente mentre altri vicini ad una certa parte della Lega lo stanno facendo solo per partito preso e per occupare un posto in vetrina in occasione dei grandi saldi previsti per la primavera 2018.

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