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Comunità Collinare nel limbo dopo lo stop alla trasformazione in UTI

Rispetto a tutte le altre Unioni territoriali intercomunali, come più volte ricordato, quella del Friuli Collinare fa storia a se. La Regione, scrivendo la norma di riforma degli enti locali, l’aveva “canalizzata” lungo un iter particolare, pensando che la trasformazione in Uti dello storico consorzio tra i i 15 comuni (Buja, Cassacco, Colloredo di Monte Albano, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Majano, Moruzzo, Osoppo, Ragogna, Rive d’Arcano, San Daniele del Friuli, San Vito di Fagagna e Treppo Grande) non creasse problemi di sorta.

Ed invece, dopo le tensioni in conferenza dei sindaci sulle modifiche allo Statuto dell’ente, alla prova dei consigli comunali la partita è finita sul 7 a 7, con 1 comune poi (Colloredo) che ha congelato la sua decisione. L’inter si è impantanato ed adesso come ci spiega il sindaco di Forgaria nel Friuli, Pierluigi Molinaro, “non sappiamo ancora che fine faremo mentre alcuni paventando anche assurde idee di scioglimento del Consorzio volontario attivo da 47 anni per libera scelta dei comuni”.

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Altra questione che sta alimentando il dibattito politico sul territorio collinare, come sottolinea nell’intervista Molinaro, riguarda la sanità. Smarrimento da parte di diversi primi cittadini per le voci di dimissioni di Paolo Menis, dall’incarico di presidente della rappresentanza locale in seno alla Conferenza dei sindaci dell’Aas n.3 “Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli”.

 

Paolo Menis
Paolo Menis

Il diretto interessato da noi contattato conferma la decisione e spiega: “dopo l’incarico ricevuto – riferisce il sindaco di San Daniele – ho potuto valutare che diverse cose non quadravano, l’autonomia di queste commissioni è teorica; il ruolo di presidente di rappresentanza impone di capire le situazioni che si presentano e di mediare tra le varie posizioni, ovvero dimostrarsi “superpartes”, requisiti che in questo momento non possono essere funzionali a San Daniele. L’incarico è quindi stato rimesso nelle mani del presidente della Conferenza dei sindaci, Gianni Borghi, al quale spetterà poi riconvocare l’assemblea per eleggere il nuovo presidente della rappresentanza”.