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I Comitati e Legambiente: “Studio internazionale per salvare il Lago di Cavazzo”

Un emendamento per l’indizione da parte della Regione di un concorso internazionale per la realizzazione di un canale di by–pass, o di altra soluzione progettuale che mitighi l’impatto dello scarico della centrale di Somplago sul lago di Cavazzo con lo scopo di recuperare le condizioni di naturalità del lago stesso e di garantirne la fruibilità. E’ la richiesta avanzata venerdì in conferenza stampa dai rappresentanti dei comitati territoriali “salvalago”, in vista dello sbarco in consiglio regionale, la prossima settimana, del Disegno di Legge n. 237 “Norme in materia di ambiente e di energia”.

Lettera Consiglieri regionali

“Ora è tempo di passare ai fatti – ha dichiarato Franceschino Barazzutti – tale concorso internazionale permetterebbe non solo di individuare le migliori soluzioni per il recupero della naturalità del lago, ma anche di rendere compatibili, in una visione complessiva e partecipata del territorio, il funzionamento della centrale della lombarda A2A, il prelievo irriguo ipotizzato dal Consorzio di Bonifica Ledra-Tagliamento e le portate stesse del fiume Tagliamento”.
Dagli attivisti inoltre si è posto l’accento sull’importanza in prospettiva che il lago di Cavazzo – il più grande della regione – avrà in qualità di riserva idrica, ubicata in un’area ottimale tra la montagna e la pianura, che diverrà sempre più strategica visti i cambiamenti climatici in atto; “il lago non può essere ulteriormente abbandonato all’attuale degrado, alla prospettiva certa dell’interrimento e dei fanghi, allo sfruttamento di interessi di parte – hanno aggiunti i referenti dei comitati – che ora stanno dando l’assalto con le centraline anche ai torrenti della Val del Lago, persino alle sorgenti sgorganti dalla rupe di San Candido a Somplago. Nell’intervenire sul lago dobbiamo essere altrettanto bravi quanto lo siamo stati nella ricostruzione postsismica: fare le cose per bene e partecipate”.

DOCUMENTI RUPE SAN CANDIDO

Dati San Candido

La massa rocciosa della rupe di Cesclans

Nel corso della conferenza stampa, alla quale erano presenti i referenti del Comitato di Difesa e Valorizzazione del Lago, il Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento, Legambiente della Carnia, Canal del Ferro, Valcanale e Friuli Venezia Giulia oltre ai consiglieri regionali Roberto Revelant di Autonomia Responsabile e Cristian Sergo del Movimento 5 Stelle, si è chiesto nuovamente uno stop alle concessioni di derivazioni idroelettriche, soprattutto quelle che stanno interessando i vari rii, torrenti e corsi d’acqua della Valle del Lago.