GemonesePrimo pianoTerritorio

I Comitati gemonesi dopo la bocciatura al referendum sanità: “Ci ricorderemo di voi”

Sulla bocciatura del quesito referendario che chiedeva l’abrogazione della riforma della Sanita’, interviene con una nota il Coordinamento dei Comitati gemonesi. “Ancora una volta – scrivono in una nota –  la Giunta Serracchiani e il CentroSinistra che la sostiene, bocciando il quesito, hanno dimostrato in quale considerazione viene tenuta la volonta’ popolare. Ricordiamo che la richiesta di referendum era stata sottoscritta in poco tempo, da oltre 2500 cittadini di tutti i 5 Collegi elettorali della Regione. Ciò a testimonianza del malcontento generale, diffuso dai monti al mare, dopo l’applicazione della riforma targata Serracchiani/Telesca”.

Uno dei manifestanti fuori il Palazzo della Regione
Uno dei manifestanti fuori il Palazzo della Regione

“Con questa bocciatura il CentroSinistra ha dimostrato che per loro non siamo cittadini, ma sudditi, sorvolando sul fatto che il popolo e’ sovrano, come è scritto nell’articolo 1 della Costituzione. Dimostrazione lampante che il Partito Democratico dovrebbe cambiare nome! Loro decidono per tutti senza possibilità di correzione durante il loro mandato, come dichiarato dal Consigliere Paviotti. Pensano che la gente con il voto abbia firmato una cambiale in bianco e che l’operato del loro governo regionale non possa essere soggetto a controllo o critica popolare. La Donna Sola al Comando pero’, non ha mai mollato il Consiglio regionale, per evidente paura che qualche sua pecorella uscisse dal gregge, rifiutando anche il voto segreto, come richiesto dal Consigliere Novelli”.

“Non hanno bocciato solo un quesito – continua la nota – che legittimamente veniva richiesto, ma hanno dimostrato qual’ è per la Sinistra il concetto di democrazia! Un concetto ben esplicitato da Alberto Sordi in un suo famoso film. Il popolo non puo’ capire la valenza del provvedimento, ha rincarato sempre Paviotti, per cui non puo’ entrare nel merito di una Legge complessa!, Per cui stia buono e ci lasci lavorare. Le oltre 400 persone scese a Trieste con alcuni Sindaci ( Urbani, Sandruvi, Romoli, Anzil e Raugna di Grado e altri Amministratori ) per assistere ai lavori consiliari hanno manifestato pacificamente in piazza Oberdan, con striscioni e cartelli, chiedendo che venisse dato ai cittadini della Regione la possibilità di decidere con il voto, se questa riforma va bene o meno”.

“E’ arrivata una risposta arrogante, puramente “ politica “, che fra l’altro non ha voluto tener conto delle nostre argomentazioni giuridiche a sostegno del quesito. Poi al momento del voto anche il Consigliere Barillari del CentroDestra si e’ schierato con la Serracchiani, mentre il Consigliere Pustetto di SEL si e’ dichiarato a favore del referendum. Su questa posizione si è schierato sia Marco Duriavig, segretario regionale di Sel che l’on. Serena Pellegrino. Siamo rimasti invece profondamente delusi dal voto contro il referendum del Consigliere Enzo Marsilio, eletto nel nostro Collegio e che ben conosce le criticità del settore sanitario in Alto Friuli. Evidentemente era questo l’ordine di scuderia a cui si e’ uniformato. Comunque – concludono i Comitati – alle prossime elezioni ci ricorderemo i nomi dei Consiglieri del “ NO “ mentre la battaglia continua e prossimamente sono previste nuove iniziative sul tema Sanità”.