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Collegamento Val Pesarina-Sappada, confronto fra sindaci e Comunità di Montagna

I sindaci di Ovaro, Prato Carnico, Rigolato, Forni Avoltri e Sappada, unitamente al presidente della Comunità di Montagna della Carnia Ermes De Crignis, si sono incontrati per confrontarsi sul prosieguo dei lavori di realizzazione del percorso di circa 13 km che collegherà la Val Pesarina a Sappada, includendo anche l’asse viario Tuglia-Chiampizzulon. 

In una nota, la Comunità di Montagna spiega che il progetto, caratterizzato da molteplici funzionalità e in corso di esecuzione grazie al finanziamento regionale nell’ambito del PSR, è stato oggetto di attenta riflessione da parte delle amministrazioni coinvolte, specialmente in merito alle possibili criticità riguardanti la tratta Tuglia-Chiampizzulon. Oltre ad aver raccolto le autorizzazioni da parte di tutti i proprietari dei terreni su cui si sviluppa il tracciato, i Comuni hanno inteso agire in modo corale affinché l’opera nel suo complesso permetta di valorizzare le specificità del territorio minimizzando ancor più gli aspetti invasivi sull’ambiente, elemento a cui già il progetto originario aveva riservato particolare attenzione, come sottolineato dai pareri favorevoli rilasciati dai numerosi enti competenti.

Condividendo con i Sindaci le finalità legate allo sviluppo e alla gestione del territorio e la necessità di portare a compimento questa importante opera, la Comunità di Montagna della Carnia si impegna a garantire la realizzazione del progetto, predisposto ricorrendo alla più innovative tecniche di ingegneria naturalistica e calato sulle necessità di chi vive in montagna e, al contempo, di chi desidera scoprire il nostro territorio in modo attento e sostenibile”, dice il presidente De Crignis. 

Preso atto delle istanze pervenute da diversi soggetti, lungo il tratto che collega i due rifugi alpini sarà ridotta drasticamente l’ampiezza delle piazzole di scambio e verrà riservata particolare cura agli attraversamenti sui canaloni attivi garantendo periodica manutenzione. Inoltre, similmente a quanto adottato lungo l’intero tracciato, verrà istituito un percorso della larghezza massima di 3,5 metri, con pendenze inferiori al 10%, come previsto dalle direttive tecniche regionali. 

“Pendenze dolci intendono rendere l’intero percorso accessibile ad un pubblico più ampio possibile – è stato detto -, contribuendo tanto allo sviluppo turistico della Val Degano e Val Pesarina, quanto alla competitività nel settore dell’attività silvo-pastorale, agricolo e malghivo con ricadute positive sulla gestione e tutela attiva del territorio. Infatti, l’intero complesso viario, realizzato con cura per integrarsi al meglio nel paesaggio alpino, garantirà di raggiungere proprietà pubbliche e private per interventi di taglio volti alla conservazione e gestione delle caratteristiche del bosco, oltre che all’eventuale recupero di aree da adibire a fini agricoli e/o pascolivi. Inoltre, la viabilità permetterà di raggiungere più agilmente le opere acquedottistiche di Sappada e favorirà la predisposizione di una rete acquedottistica a servizio delle malghe Cjampiut di Sotto e Cjampiut di Sopra”.

“Non ultimo – conclude la nota della Comunità di Montagna -, la pista forestale rivestirà un ruolo fondamentale in termini di sicurezza garantendo rapidità d’intervento, ad esempio come nell’attuale problema bostrico, azioni di tutela e ripristino in caso di disastri naturali in un’aerea classificata come pericolo d’incendio medio dove il percorso costituirà una ‘fascia tagliafuoco’”.