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Chiusa la scuola di Arta Terme dopo le analisi sulla vulnerabilità sismica dell’immobile

Luigi Gonano, sindaco di Arta Terme, ha firmato I’ordinanza che prevede la chiusura della scuola di Arta Terme da martedì 19 febbraio, a seguito delle analisi svolte su nuovi risultati emersi da ulteriori verifiche riguardanti la vulnerabilità sismica dell’immobile.

“Una scelta certo non semplice – afferma Gonano – ma sicura e senza tentennamenti, in quanto dettata dalla necessità di garantire la sicurezza dei nostri bambini e di tutti coloro che hanno accesso all’edificio scolastico».

Gli approfondimenti sulla vulnerabilità sismica della scuola effettuate dal professionista incaricato, hanno evidenziato un’inattesa situazione, tale da rendere necessario il provvedimento di chiusura. Un percorso iniziato anni fa con una domanda di contributo, poi ottenuto dal MIUR, tramite la Regione, per l’adeguamento antisismico della struttura. L’iter è stato avviato con lo studio di vulnerabilità e la presentazione del progetto esecutivo, poi, una serie di ulteriori approfondimenti sulla struttura hanno evidenziato una situazione di fatto molto più critica di quella inizialmente preventivata. L’Amministrazione Comunale, alla luce di queste nuove risultante, si è quindi immediatamente attivata ai fini di risolvere velocemente l’inattesa problematica chiedendo ed ottenendo dalla Regione un ulteriore ed urgente contributo ai fini del miglioramento sismico che permetterà di affrontare gli inevitabili disagi dei prossimi mesi con la consapevolezza che da subito si lavorerà alacremente per cercare di dare per il prossimo settembre: ai ragazzi una scuola accogliente dove riprendere le lezioni e ai genitori la serenità di poter lasciare i propri figli in un ambiente sicuro. L’Amministrazione Comunale assieme ai propri uffici, e condividendo le scelte col dirigente scolastico Stefano Stefanel, si è anche subito adoperata per trovare sul territorio comunale strutture in grado di ospitare le classi garantendo il regolare svolgimento delle lezioni, con il minimo disagio per i ragazzi, il personale scolastico e le famiglie. Le scuole elementari si sposteranno nella ex scuola elementare di Piano d’Arta, oggi sede della Mostra Permanente del Fossile, mentre le scuole medie si sposteranno nella vicina sede della ex Direzione didattica. L’Amministrazione Comunale conta di rendere fruibili questi nuovi spazi entro pochi giorni.

“Siamo certi – dicono Gonano e l’assessore ai lavori pubblici Andrea Faccin – che la nostra comunità saprà reagire con collaborazione a questa emergenza che tocca tutti noi da vicino. I mesi che verranno saranno inevitabilmente di disagio, altresì sappiamo anche che tutto ciò si rende necessario al fine di evitare eventi, magari anche tragici, che purtroppo in passato hanno già colpito altre comunità. Ebbene, sia come amministratori che come cittadini non possiamo avere il minimo dubbio sul da farsi, e di questo siamo certi che tutti i nostri concittadini ne siano pienamente consapevoli”.

“Vogliamo ringraziare per la grande sensibilità e pragmatismo con cui hanno guardato a questa imprevista emergenza di un piccolo comune di montagna la deputata Aurelia Bubisutti, l’assessore alle Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti e la dirigente del servizio di edilizia scolastica e universitaria della Regione Fvg Rita Contento, che in pochissimo tempo hanno saputo dare ascolto e risposte concrete a chi amministra il territorio in prima linea, comunicando con concretezza una vicinanza di sostanza di chi trova nel fare per la comunità il senso del proprio mandato amministrativo. Un grazie – concludono gli amministratori termali – anche a tutte le associazioni comunali direttamente coinvolte nella vicenda per la vicinanza e la collaborazione dimostrata, in primis alle squadre di Protezione Civile del neo costituito Distretto Carnia Orientale che come sempre si dimostrano indispensabili e professionali”.   

10 pensieri riguardo “Chiusa la scuola di Arta Terme dopo le analisi sulla vulnerabilità sismica dell’immobile

  • Meni Menocj

    Sarebbe bello sapere quale struttura scolastica o comunque edificio comunale dell’alto friuli sia sicuro al 100%…e questi ragazzi adesso andranno in una struttura sicura???

  • Galdino Leschiutta

    Siccome nel caso di specie non si tratta di edificio “datato” dovrebbero risponderne, anche penalmente, coloro che lo hanno progettato, costruito e collaudato. Mettere a repentaglio giovani vite a mio modesto avviso è un reato veramente grave.

    • Alice Gollino

      Giustissimo sono d’accordo

  • Tite Corite

    Bella domanda Meni. Chissà se mai avrai risposta!

  • La risposta è semplice: le normative sui requisiti antisismici si sono fatte più stringenti negli anni . Un edificio scolastico deve rispettare i parametri attuali più severi. Scuole fatte anche bene negli anni 70 adesso sono da rinforzare per rispondere alle nuove leggi. Si chiama principio di cautela. Il governo Renzi ha stanziato dei soldi per le verifiche e gli adeguamenti sugli edifici scolastici dopo i casi di crolli nelle aule. Le analisi fatte hanno portato alla necessità di fare questi lavori. A me pare una cosa positiva.

    • Tite Corite

      Luigi, non c’è dubbio che la cosa è positiva-ci mancherebbe altro- e ben venga. Meni però, chiedeva di sapere qualche cosina di più non le pare.

  • Pieri Mone

    A Tite Corite e Meni Menocj, la risposta è sì, i ragazzi verranno trasferiti in strutture sicure, le pare che un sindaco che prende un provvedimento del genere in tempi così rapidi non abbia anche la coscenza di fare queste verifiche preliminari?!?

    Basterebbe partecipare alle assemblee pubbliche, chiedere ed informarsi piuttosto che star su internet dietro ad una tastiera a fare polemiche inutili dove non ci sono. Perché, diciamocelo, la prima domanda ha un sapore vagamente polemico……

  • Meni Menocj

    Uno che è pienamente d’accordo con quanto nell’articolo o con quanto fatto in questo caso da un sindaco non scriverebbe niente…
    È chiaro che la mia domanda è un po’ polemica non perché l’abbia fatta questo o quel sindaco(bravo ad investire in sicurezza e a rischiare polemiche)….volevo solo portare l’attenzione di altri comuni (le restanti scuole o asili sono tutte perfette?).
    Il mio dubbio è che i bambini ora vengono spostati in strutture meno sicure di quelle solo per fare i lavori…ma prima viene la sicurezza dei bambini, se poi le nuove strutture (che non conosco) sono apposto non c’è problema

    • Tite Corite

      Vedi Meni, evidentemente a Pieri Mone è sfuggita l’altra questione da te sollevata ossia -le restanti scuole o asili sono tutte perfette ?-
      A mio parere ha fatto bene ad affermare -presumo- quanto di sua conoscenza , che i ragazzi verranno trasferiti in strutture sicure ,e di questo ne siamo tutti fieri.
      Penso invece che non basti partecipare alle assemblee pubbliche per sapare il resto.
      Senza polemica alcuna e solo a fin di bene.

  • Galdino Leschiutta

    Rispondo anche io a Luigi che la scuola di Arta non è stata fatta negli anni ’70, m molto dopo e posso dirlo con certezza essendo stato Amministratore comunale per 3 legislature. Quindi quanto si afferma non lo si fa per polemica ma per evidenziare fatti reali, poi sempre a proposito di lavori pubblici di Arta altro emblema è l’ampliamento incompiuto delle Terme con soldi pubblici buttati nel cesso (mi si perdoni il termine) da amministratori “attenti”……..

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