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Buja, il neolaureato Giulio Molinaro progetta un nuovo componente per Danieli

Con la sua tesi di laurea ha riprogettato un componente meccanico di precisione per uno strumento di misura siderurgico del Gruppo Danieli, leader mondiale nella realizzazione di impianti siderurgici. È Giulio Molinaro, di Buia, neodottore triennale in Ingegneria meccanica del Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura dell’Università di Udine. Molinaro ha avuto come relatore della tesi Marco Sortino coadiuvato dal correlatore Emanuele Vaglio e supportato dal team Digi&Met coordinato da Alberto Giacomini di Danieli Automation. 

Il sensore laser di Danieli Automation

Studio e messa a punto del componente si sono svolti in due laboratori dell’Uniud Lab Village, il polo di ricerca applicata avanzata, in collaborazione con le aziende del territorio, dell’Ateneo friulano. Si tratta del Laboratorio di meccatronica avanzata (Lama Fvg) e del Laboratorio Digi&Met, attivo nel processo di fabbricazione dei metalli, nato da una idea Danieli Automation. L’attività di Molinaro si è sviluppata con il tutor aziendale Vanni Fadone che ha orientato lo sviluppo di un componente di precisione adottato in strumenti di misura del Gruppo Danieli. 

L’elemento è destinato all’applicazione su HiProfile, scanner laser di sezione ad alta velocità per applicazioni siderurgiche, prodotto da Danieli Automation. I principali vantaggi del componente progettato da Molinaro sono il minor peso, la semplificazione della fabbricazione tramite un numero ridotto di elementi di partenza. Inoltre, contribuisce a ridurre la temperatura degli elementi sensibili e a smorzare le vibrazioni. 

«In stretta collaborazione con Lama Fvg – spiega Marco Sortino, direttore di Lama –, Giulio ha affrontato il progetto seguendo tutte le moderne metodologie legate al design thinking, considerando tutti i vincoli meccanici, ergonomici e di dissipazione del calore necessari al prototipo, selezionando il materiale più adeguato in termini di costi e prestazioni e adottando delle strutture reticolari ampiamente studiate dal laboratorio». 

La tesi di laurea di Giulio Molinaro si intitola “Riprogettazione e ottimizzazione di un componente meccanico per la produzione mediante SLM”. 

(in copertina da sinistra Fadone, Molinaro, Vaglio e Sortino)