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Attentato di Barcellona, due le vittime italiane. Bandiere a mezz’asta in Fvg

E’ di 14 persone morte, tra cui anche due italiani, e un centinaio di feriti l’ultimo bilancio dell’attacco terroristico a Barcellona, dove un furgone ha investito i pedoni nella Rambla nel tardo pomeriggio di giovedì. L’autista, il 18enne Moussa Oukabir, è ancora in fuga e tre suoi presunti complici sono stati arrestati. Altri cinque terroristi sono stati invece uccisi a Cambrils, durante un secondo attacco, ed erano in attesa di progettarne un terzo. Una donna ferita dai terroristi sul lungomare di Cambrils è morta in ospedale.

I cinque kamikaze uccisi nella notte dalla polizia a Cambrils, una cittadina balneare a 120 km a sud di Barcellona, erano pronti a sferrare un nuovo attacco nella città catalana. Secondo fonti di polizia il progetto era dunque quello di continuare a seminare terrore con un terzo attacco dopo quello che nella Rambla ha lasciato a terra 13 morti e un centinaio di feriti e il successivo, tentato nella notte nella vicina cittadina, con sei persone ferite.

Continua intanto il lavoro della Farnesina per accertare il coinvolgimento di connazionali nell’attentato: tra le vittime ci sono anche due italiani, secondo quanto conferma la Farnesina. Uno di questi è Bruno Gulotta, esperto informatico di Legnano. Gulotta aveva appena fatto in tempo a mettere in salvo i figli prima di essere ucciso, ha riferito il titolare della società di Legnano in cui Gulotta lavorava, Pino Bruno. Bruno ha parlato con la moglie di Gulotta, Martina, 28 anni, che gli ha raccontato l’accaduto: “Gulotta si è messo davanti ai figli, ed è stato travolto”. Si chiama Luca Russo la seconda vittima italiana dell’attentato di Barcellona. L’uomo, secondo quanto apprende l’ANSA, era nella città catalana con la ragazza, rimasta ferita ma non in gravi condizioni. Era originario di Bassano del Grappa (Vi).

Altri tre italiani sono rimasti feriti, due dei quali già dimessi dall’ospedale.

IN FRIULI V.G.

Il Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia, sede della Presidenza e della Giunta regionale, ha esposto le bandiere a mezz’asta in segno di lutto per le vittime degli attentati di Barcellona e Cambrils. Oltre ai vessilli della Regione, della Repubblica Italiana e dell’Unione europea, sul pennone al lato della fontana di Teti – il più vicino al centro della piazza -, è stata issata la bandiera spagnola.

“Il Friuli Venezia Giulia si stringe alle famiglie di Bruno Gulotta e Luca Russo ed è vicino a tutti i caduti e i feriti colpiti dalla mano insanguinata del fanatismo jihadista. Quest’atto di violenza ci fa molto male, ma ci unisce e rafforza la volontà di non cedere un millimetro della nostra libertà e della nostra cultura”. Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, esprimendo il cordoglio della comunità regionale per i tragici fatti di Barcellona, in un messaggio al sindaco della città, Ada Colau Ballano. “Desidero inviare un abbraccio solidale alla cittadinanza di Barcellona e – ha aggiunto la presidente – a tutto il forte popolo catalano, che sta dando una grande prova di compostezza e civiltà mentre barbari disperati fanno scorrere il sangue sulle strade di una delle più nobili città d’Europa. Non c’è più differenza tra un luogo e l’altro del nostro continente, perché tutti ci appartengono e sono tutti simbolici di un’unione e di valori condivisi, frequentati da cittadini di Paesi diversi ma simili: ogni città europea rappresenta l’Europa intera, e colpire un cittadino europeo significa colpirli tutti”. “Barcellona è uno dei cuori pulsanti dell’Europa cosmopolita, aperta e tollerante, come può esserlo la capitale di una regione autonoma fiera e gloriosa, e ad essa – ha concluso Serracchiani – mandiamo il nostro saluto deferente e le nostre condoglianze”