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Anche quest’anno a Gemona è tempo di Laboratorio internazionale della comunicazione

Il Laboratorio internazionale della comunicazione conferma la sua presenza a Gemona anche nel 2020 e, nell’anno in cui Covid 19 ha messo in chiaro la strategicità delle infrastrutture informatiche e la relatività dei luoghi per essere operativi, si presenta nella sua 58edizione per riflettere su “Il Savoir vivre del Bel Paese abita nei piccoli borghi. Ripensare digitale sostenibile circolare”. 

Da lunedì 13 luglio a lunedì 10 agosto su un unico punto il Lab ha ceduto alle contingenze: la sua presenza a Gemona sarà ideale, perché tutta l’attività sarà online e i corsisti che abitualmente raggiungono il Friuli da ogni angolo del pianeta per imparare a comunicare attraverso la lingua e la cultura italiane vissute in ambito friulano, quest’anno si troveranno ogni giorno in rete. Così come tutti gli ospiti e le persone che vorranno assistere ai dibattiti pubblici, che saranno fruibili attraverso i canali social del Lab.

Sono stati 120 i giovani studiosi di italianistica che quest’anno hanno chiesto di partecipare alle settimane di formazione e di questi ne sono stati accettati 50. Sono presenti tutti i Continenti e, per la prima volta, si hanno partecipazione da Uganda e Afganistan. Grande l’interesse da Corea, Egitto e Giappone. 

«Il tema lo abbiamo deciso a novembre dell’anno scorso e con il passare dei mesi si è rivelato quanto mai attuale», afferma la direttrice del Lab Emanuela DeMarchi. «Ripensare il Paese e l’essenza del Bel Paese in chiave digitale, circolare e sostenibile – prosegue – è obiettivo non rimandabile». Nel corso di quattro settimane il Lab 2020 ne discuterà con ospiti d’eccezione e lo farà «avendo presente il Friuli Venezia Giulia come un modello virtuoso e pilota». Nonostante la versione online, infatti, il Lab sarà profondamente radicato in Friuli anche quest’anno. «Faremo visite virtuali ai luoghi di interesse turistico e culturale del Gemonese e della regione con particolare attenzione ad Aquileia e alla sua storia – anticipa DeMarchi -. L’arte in regione sarà conosciuta attraverso il Tiepolo, Raimondo D’Aronco e Tina Modotti e poi lo sguardo si amplierà a comprendere Dante».

Il Lab 2020 conferma alleanze importanti con le istituzioni del territorio, per la fattiva collaborazione con l’Ente Friuli nel Mondo e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo sotto l’egida di Slow Food, il patrocinio dell’Università di Udine e il supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Gemona e dell’Uti del Gemonese. 

«Le difficoltà generate da Covid erano oggettive, ma si è voluto che non mancasse l’edizione del Lab 2020, che nella sua versione online certifica un collegamento fra persone che non è mai venuto meno in questi mesi proprio grazie al Web, definitivamente entrato tra le nostre opzioni a seguito del Coronavirus», afferma il sindaco di Gemona, Roberto Revelant. «Tutto ciò accade in una città in cui entro l’estate saranno conclusi i cantieri per coprire i tre quarti con la fibra ultra larga e la previsione di coprire la restante parte entro il 2021, grazie a scelte d’investimento compiute nel 2018». 

«L’Ente Friuli nel Mondo plaude al “ripensamento digitale” del LAB 2020 e rinnova con entusiasmo la collaborazione con il Laboratorio internazionale – afferma il presidente Loris Basso -. Per i 6 discendenti di emigrati friulani che seguiranno i corsi collegati dall’estero sarà un privilegio ed un investimento personale poter immergersi a distanza nel Savoir Vivre del Bel Paese, accompagnati lungo il percorso di conoscenza digitale ideato dal team di professori ed esperti del Lab». 

Era il 1989 quanto il Lab arrivò a Gemona e ad accoglierlo trovò l’allora sindaco Claudio Sandruvi. Da presidente dell’Uti Gemonese, oggi Sandruvi rinnova la sua appassionata attenzione al Laboratorio: «La cultura va sempre sostenuta – afferma –. Per Gemona questa è una grande esperienza di conoscere e farsi conoscere da giovani che provengono da ogni dove. In questi anni ho visto l’entusiasmo delle famiglie che hanno accolto questi giovani vivendo con loro giorni intensi». 

 

IL PROGRAMMA APERTO A TUTTI – 4 EVENTI SOCIAL

 

Il tema guida del Lab 2020, “Il Savoir vivre del Bel Paese abita nei piccoli borghi. Ripensare digitale sostenibile circolare”, sarà affrontato con 4 eventi in streaming sui canali social del Lab: Facebook, Twitter, Youtube, Instagram.


22 luglio ore 18.30

Cinzia Scaffidi, università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo con Manuela Giovannetti Preside della facoltà di Agraria di Pisa e Carlo Triarico, 

Presidente dell’associazione per l’agricoltura Biodinamica

Ripensare sostenibile. “La sostenibilità, i piccoli borghi, e l’agricoltura: ripensare la produzione e il consumo”.  

 

23 luglio ore 18.30 

Luca Mercalli 

Ripensare sostenibile e digitale.
Riabitare la montagna per adattarsi al riscaldamento globale: opportunità sostenibili per le aree interne.


23 luglio ore 17.00

Cinzia Scaffidi con Stefano Zamagni Università di Bologna
“L’economia circolare circola anche nelle aree interne? Le periferie come avanguardie”.

 

24 luglio ore 11.30 

Ripensare Digitale. Il rilancio di un territorio passa dalla connettività diffusa.

Il sindaco di Gemona, Roberto Revelant: la città con il nuovo piano marketing di Sportaland e l’ultimazione del progetto di Open Fiber che dota il centro di banda ultra larga; Open Fiber e il Progetto Gemona; Francesco De Bettin, presidente di DBA Group: “La digitalizzazione del tessuto sociale, economico e produttivo a supporto dello sviluppo e del riequilibrio del territorio: l’importanza della logistica e dell’intermodalità per il Porto Regione Fvg; Bruno Bertero, direttore marketing PromoTurismoFvg.

 

LA SUMMER SCHOOL

Il Lab è una Summer School, un corso superiore di lingua e cultura italiana per giovani studiosi stranieri. Quest’anno i 50 corsisti nel corso delle quattro settimane saranno impegnati in corsi di lingua italiana, in corsi di approfondimento per formazione specifica di carattere storico, artistico e letterario, nella Bottega della creatività dedicata alla Bellezza. Seguiranno eventi culturali in streaming con personalità della cultura italiana e del Friuli e attività seminariali; potranno effettuare visite virtuali guidate a luoghi artistici e alle bellezze del Friuli Venezia Giulia come Trieste, Gemona, Udine e Aquileia. 

 

LA STORIA DEL LAB

Fondato dal professor Bruno DeMarchi 57 anni fa, oggi il Lab di Gemona continua la sua attività per mezzo della Deputazione per il Laboratorio, d’intesa con l’Università degli studi di Udine l’Università Cattolica, con il supporto della Regione Fvg, del Comune di Gemona, dell’Uti del Gemonese. Fanno parte della cordata di soggetti che in diverse forme contribuiscono alla sua realizzazione Ente Friuli nel Mondo, Ardiss Fvg, La Cineteca del Friuli, la Civica biblioteca Glemonense “Don Valentino Baldissera”, Il Santuario di Sant’Antonio, la Casa dell’Europa di Gemona, la Pro Glemone, GemonAtletica. È presente a Gemona dal 1989.