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Anche da Sappada, Sauris e Tarcento al “Simposio dei Mascherai Alpini”

«Siamo davvero soddisfatti della riuscita del Simposio dei Mascherai Alpini: l’auspicio è che l’evento sia stato uno spunto, un input per proporre altre manifestazioni simili a Canale».

Così Simone Ongaro, del consiglio direttivo della Zinghenesta, realtà organizzatrice della manifestazione svoltasi a Canale d’Agordo, commenta la 19.ma edizione del Simposio dei Mascherai Alpini, l’annuale itinerante tre giorni dedicata alla scultura che vede protagonisti gli artisti del “Consorzio dei Mascherai Alpini”, realtà nata nel 2002 per iniziativa di un gruppo di scultori di maschere lignee carnevalesche, provenienti da varie località alpine del Nordest d’Italia.

Sono stati diciannove, provenienti dal Nord Italia, da Austria e Slovenia, i mascherai che hanno lavorato da venerdì a domenica scorsa lungo via Tancon e i suoi fienili e abitazioni storici. Da Rivamonte arrivava Giambattista Bressan, dalla Val di Fassa Feliciano Costa, da Sappada Diego Piller Cottrer e il figlio Stefano, da Tarcento Luigi Revelant, Remo Del Medico ed Enrico Pilotto, dalle Valli del Natisone Antonio Trinco, da Sauris Ermanno Plozzer, da Schignano (Como) Battista Peduzzi, Luca Galli e Massimo Peduzzi, da Nassereith (Austria) Irene e Hubert Krismer, da Thaur (Austria) Matilde Thurnbichler, da Imst (Austria) Markus Thurner e Benjamin Gabl, da Fiss (Austria) Siegfrid Krismer, da Drezniske Ravne (Slovenia) Zan Skubin.

«Turisti e valligiani sono rimasti catturati dalla maestria e dalla passione degli artisti, in molti sono fermati a parlare con loro – dice ancora Simone Ongaro -. Alla fine, come tradizione, non ci sono state classifiche: tutti gli scultori hanno vinto, nel senso che hanno centrato l’obiettivo di aver promosso e valorizzato i carnevali tradizionali alpini e le loro caratteristiche maschere lignee. È quello che cerchiamo di fare anche noi del comitato della Zinghenesta, la tradizionale maschera di Canale che da qualche anno abbiamo rivitalizzato».

«Speriamo di poter realizzare ancora iniziative simili, magari un mercatino lungo la “strada vecia” di Canale – conclude Ongaro -. Un grande ringraziamento alle associazioni locali per l’aiuto, ai commercianti e agli albergatori che hanno creduto in noi».

«Si è trattato di una delle migliori edizioni del nostro simposio – ha sottolineato il presidente del Consorzio dei Mascherai Alpini, Luigi Revelant -. Gli scultori sono rimasti affascinanti dal paese di Canale d’Agordo e dell’accoglienza riservataci. Molto bella è stata anche l’opportunità di poter visitare il Museo Murer di Falcade». 

(nella foto i sappadini Diego e Stefano Piller Cottrer)