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Ad Artegna il documentario “La Rosada e l’Ardilut nel Friuli del giovane Pasolini”

La presentazione del documentario “La Rosada e l’Ardilut nel Friuli del giovane Pasolini” di Roberta Cortella, in programma sabato 25 febbraio alle 17 nel Castello Savorgnan ad Artegna, da una parte chiude gli eventi, piccoli ma significativi, promossi dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, dall’altra avvia le iniziative in preparazione della quarta edizione del festival “Sguardi sui territori”, che si svolgerà a ottobre nei comuni dell’Ecomuseo e sarà dedicato al paesaggio, tema vissuto con intensità dal giovane Pasolini. Il film racconta il periodo trascorso dal poeta a Casarsa, paese natale della madre Susanna. Sono gli anni di formazione culturale e poetica di un ragazzo geniale, avido di libri e cultura, immerso in un angolo di Friuli “tutto pianura e cielo”.

A proposito del titolo del film, realizzato da Terra Srl con il sostegno dell’Ente Friuli nel Mondo e della Regione: rosada (rugiada) è una parola che viene da lontano, che con la sua sonorità antica affascina un Pier Paolo diciannovenne in una mattina assolata dell’estate del 1941, riportandolo ai poeti provenzali studiati all’università, a un’epoca mitica, all’albore delle lingue romanze. Ardilut è il simbolo di quell’Academiuta di lenga furlana che Pasolini fonda nel 1945 assieme a un gruppo di amici, un cenacolo letterario dove tutti si cimentano a comporre versi in friulano. Si tratta di un’erba selvatica, emblema di una lingua antica radicata nella terra. Una pianta che, come il friulano, pur nella sua rusticità, da sempre nutre un popolo.