CarniaCultura

A Tolmezzo una conferenza sui fossili rinvenuti in Carnia

L’Associazione di Studi e Ricerche Storico-Archeologiche “Carnia Cultura” con il patrocinio del Comune di Tolmezzo organizza lunedì 18 giugno alle ore 18.00 presso la saletta multimediale di Palazzo Frisacco la conferenza “Nella catena carnica, terra di scoperte”, a cura di Giordano Marsiglio, presidente dell’Associazione Naturalistica Friulana di Tarcento, una realtà che conta numerosi iscritti in tutta la regione e parecchi esperti in entomologia, archeologia, paleontologia e ricerche in ambienti ipogei, studia da decenni i fenomeni geologici, la natura e la storia della sua terra.
Durante uno dei suoi tanti viaggi, che l’hanno portato a comporre una ricchissima collezione di fossili, in stretto contatto con le autorità competenti, Marsiglio si è imbattuto anni fa, durante un’escursione di “indagine” a Passo Pramollo, sopra Pontebba, nei pressi del confine tra l’Italia e l’Austria, in un fossile particolarissimo, quello di uno “Scorpione frusta”, della famiglia degli aracnidi. L’epoca in cui è vissuto questo fossile è quella del Carbonifero, quindi 300 milioni di anni fa. E’ stata una scoperta eccezionale, di rilevanza mondiale, tanto che a interessarsene sono stati subito i docenti dell’Università del Kansas. E’ una tipologia di scorpione che vive ancora oggi nella fascia equatoriale del pianeta: nel corso della conferenza verrà presentato per la prima volta al pubblico. Ora è conservato nel Museo Naturalistico di Tarcento, dove Marsiglio ha il merito di aver raccolto anche una collezione di fossili trilobiti unica nel suo genere, tra le più ricche e complete dell’Europa.

Non è la prima importante scoperta dell’appassionato tarcentino che, già in passato, ha rinvenuto nella “Grotta di Attila” di Cason di Lanza, a Paularo,  speciali e unici esseri viventi “ciechi” che abitano unicamente le cavità delle grotte, nelle pozze d’acqua che si raccolgono nel cuore delle caverne, scavate in milioni di anni nella roccia calcarea.