CarniaEconomia

A Tolmezzo un nuovo impianto di raccolta e trattamento rifiuti edili

Sta per trovare finalmente soluzione uno dei maggiori problemi per le imprese dell’edilizia del territorio montano, quello relativo al conferimento e al successivo trattamento dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione, che oggi, in assenza di impianti sul territorio, obbligavano le imprese edili a costi aggiuntivi per il conferimento a impianti della pianura friulana.

La giovane imprenditrice carnica Samantha Candoni, affiancata dalla famiglia con una lunga esperienza nel campo dell’edilizia, sarà pronta infatti dalla prima settimana di dicembre ad avviare l’attività del nuovo impianto di raccolta e trattamento rifiuti speciali non pericolosi. L’area e il relativo impianto per il trattamento, di proprietà del Carnia Industrial Park, si trova nella zona industriale di Tolmezzo, in via Brasil.

Oltre agli inerti (laterizi, intonaci e conglomerati di cemento, conglomerati bituminosi, pannelli di gesso) sarà possibile per le aziende del territorio conferire per lo stoccaggio rifiuti quali: carta cartone e cartoncino, vetro, ferro acciaio e ghisa, rottami elettrici ed elettronici, spezzoni di cavo con conduttori di alluminio ricoperti o di rame ricoperto, materie plastiche e fibre sintetiche, pneumatici e scarti di gomma, rifiuti derivanti da manutenzione del verde ornamentale, scarti di legno e sughero.

La Candoni sas metterà inoltre a disposizione un servizio di consulenza per aiutare imprese e privati nella gestione dei rifiuti e sul sito internet –a breve attivo – sarà presente una sezione dedicata con le indicazioni tecniche per la gestione delle terre e rocce da scavo.

Complessivamente la struttura interessa un’area di circa 13.500 mq dedicata in parte al trattamento dei rifiuti da costruzioni e demolizioni, ed in parte allo stoccaggio, al deposito intermedio ed alla movimentazione.
Oltre all’edificio pertinenziale ad uso ufficio, spogliatoio e servizi igienici, a servizio dell’impianto sono presenti due sistemi di pesatura certificati, uno per i mezzi pesanti ed uno per i piccoli conferimenti.

A regime, l’impianto consentirà di gestire e trattare un quantitativo totale annuo di 59.200 tonnellate.