CarniaCultura

A Preone la presentazione e promozione dell’audiovideo “Con le radici in cielo”

Domenica 5 giugno alle 17 Palazzo Lupieri di Preone ospiterà la presentazione e la proiezione dell’audiovideo “Con le radici in cielo”, realizzato a Preone e Socchieve dall’Associazione Centro Ricerca Vocale con il contributo della Regione FVG e il patrocinio dei Comuni di Preone e Socchieve, delle relative Proloco, del Comitato GianFrancesco da Tomezzo e dell’Associazione Genitori della Val del Tagliamento

“Con le radici in cielo” è la realizzazione di un progetto evento che, a causa della diffusione della pandemia, si è trasformato nel linguaggio dell’audiovideo, diventando un documento che è comunque riuscito a non perdere la propria identità.

Prendendo spunto dall’immaginario dantesco nell’anno in cui si sono festeggiati i settecento anni dalla morte del poeta, il 2021, il progetto ha avuto l’ambizione di ricostruire in modo esperienziale e visionario il percorso purificatore ampiamente ricostruito all’interno della Divina Commedia.

Una fra le aspirazioni principali di Dante è infatti quella di immaginare e rendere “credibile” la narrazione del suo viaggio nell’aldilà, attraverso il racconto di un’esperienza da lui stesso vissuta in prima persona. Per far questo ricorre allo studio non solo di modelli classici, ma anche e soprattutto di modelli biblici, con un richiamo nel poema ai brani liturgici utilizzati dalla Chiesa dell’epoca.

Gli inni, i salmi e le polifonie citate e interpretate dal Coro Cantus Anthimi, sono diventate il filo conduttore del lavoro, all’interno del quale all’esperienza salvifica del penitente si unisce la realtà paesaggistica e incontaminata di alcuni luoghi del Friuli Venezia Giulia: Il Fortino di Preone per l’Inferno, la salita alla montagna tra Preone e la Pieve di Socchieve per il Purgatorio, la Pieve di Socchieve per il Paradiso.

Riuscire ad espandere questi spazi in un tempo/luogo immaginifico è stato un percorso per tutti i partecipanti ricco di suggestioni e stimoli attraverso i quali si è potuta ritrovare testimonianza della nostra contemporaneità, sostenuta dalle infinite possibilità che oggi abbiamo di incrociare linguaggi e espressioni artistiche diverse.

Voce narrante e performer Luigi Ciriolo, Coro Cantus Anthimi diretto da Livio Picotti, riprese e montaggio Paolo Mezzalira, drammaturgia e regia Elisabetta Brusa.