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A Pontebba la presentazione di due libri di don Pierluigi Di Piazza

Sabato 16 marzo alle 18, nella sala consiliare del Comune di Pontebba, verranno presentati due libri di Don Pierluigi Di Piazza, a cura del fratello, il dott. Vito Di Piazza.
Eccoli nel dettaglio.

NON UCCIDERE. PER UNA CULTURA DELLA PACEEdizioni Laterza, 2023.
Le riflessioni contenute in questo libro hanno al centro l’esortazione a non rassegnarci mai all’ingiustizia e alla violenza. Esortazione più che mai attuale in un tempo come il nostro, segnato da gravi diseguaglianze, attraversato da conflitti sociali profondi e in cui la guerra è tornata ad essere un fatto che ci riguarda da vicino. Su questo libro, come scrive il teologo-filosofo Vito Mancuso, “l’esempio e le riflessioni di Pierluigi Di Piazza, un uomo che ha cercato sempre pace e giustizia, sono oggi più importanti e urgenti che mai. Questo libro ne è la preziosa testimonianza”. E Mancuso ha dedicato un suo libro importante “Etica Per Giorni Difficili” a don Pierluigi, definendolo un artista dell’etica.

IN CAMMINO CON I POPOLI DELLA TERRAAlba Edizioni, 2023.
Don Pierluigi Di Piazza ha intrapreso in alcune estati dei viaggi nei paesi dell’America Latina, in Giappone a Hiroshima e Nagasaki per il 60° anniversario delle tragedie delle bombe atomiche, in due regioni del Sud Italia (Sicilia e Puglia), per conoscere da vicino le condizioni di vita dei popoli che avrebbe incontrato e per visitare alcuni luoghi da lui ritenuti punti di riferimento e di luce per la sua vita (la tomba del vescovo Oscar Romero, di padre Rutilio Grande, del vescovo don Tonino Bello). Ad ogni rientro era sempre molto contento, si sentiva profondamente arricchito nella sua interiorità ed umanità, nel poter guardare il “nostro” mondo anche con gli occhi degli impoveriti della terra con cui si era confrontato e da cui aveva potuto cogliere resistenze, progettualità, speranze. E aveva acquisito la convinzione incontrando queste comunità, in particolare quelle dell’America Latina che il più delle volte vivevano oppresse con grandi sofferenze in povertà assoluta e senza diritti, che principalmente i poveri sanno guardare avanti con fiducia, fermi nella speranza di poter lottare per la giustizia, con quella “resilienza” che li contraddistingue e li fa vivere comunque sereni e mai rassegnati. In questo libro c’è la narrazione di questi viaggi e si riconosce in quel narrare la genuinità di una vita donata ai poveri ed emarginati e l’immensità di “un cuore piccolo” capace di universalità, di farsi casa per tutti. Questa è stata la sua vita, ricca di fede e spiritualità, di tante relazioni di profonda umanità che sono riuscite a trasmettere coraggio, fiducia, speranze.