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A Buja una mostra collettiva con le opere di oltre 20 artisti locali

In questo periodo di profonda emergenza sanitaria ove non sarà possibile realizzare nessun evento natalizio, la Pro Buja, unitamente all’Amministrazione Comunale, intende ugualmente essere propositiva nei confronti della comunità locale.

Nella giornata di sabato 5 dicembre ci saranno l’accensione delle nuove luminarie natalizie e l’esposizione nel centro cittadino e presso le vetrine di numerosi esercenti locali di una mostra collettiva con le opere di oltre venti artisti bujesi, denominata “Artisti di Buja per Buja”.

“Sarà un augurio colorato e prezioso per dare un segno di resilienza e speranza alla cittadinanza, di riuscire a far fronte e superare questo triste ed angoscioso periodo e trascorrere le festività natalizie il più serenamente possibile”, dicono il sindaco Stefano Bergagna e la presidente della Pro Buja Anna Lisa Ballandini.

LA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA NELLA PAROLE DI MIRELLA COMINO

La pandemia che in questo 2020, anno bisestile fedele alla sua fama funesta, ha messo in ginocchio non solo la salute, ma anche il lavoro e la serenità di tante persone, non lascerà a Buja solo macerie. 20 Artisti hanno preso l’iniziativa di radunare le loro risorse e, grazie alla disponibilità di alcuni commercianti, della Pro Loco e del Comune, hanno deciso di metterle a disposizione dei concittadini in un a esposizione allocata nelle vetrine dei negozi del paese.

Lo scopo dichiarato è quello di illuminare con un segnale di ottimismo le prossime festività natalizie, mortificate dalle limitazioni sanitarie che, nella speranza di sconfiggere il coronavirus, impongono necessariamente distanze fisiche e sociali foriere di tristezza e solitudine.

Gli Artisti partecipanti all’iniziativa rappresentano un panorama ampio e multiforme delle potenzialità locali: un panorama che è specchio significativo di come Buja continua a rinnovarsi nello storico ruolo di “Patria d’Arte”, maturato lungo una tradizione plurisecolare e riconosciuto da illustri studiosi come Gian Carlo Menis.

Troviamo in questa esposizione pittori e scultori, mosaicisti e fotografi, capaci di esprimersi nei rispettivi indirizzi con le tecniche, i materiali e i linguaggi più diversi, dal figurativo iperrealista all’espressionismo astratto, nonché con ispirazioni culturali derivanti dalle visuali esistenziali più personali, tanto quanto da quelle elaborate da correnti artistiche e filosofiche che hanno animato la grande storia dell’arte. Anche la formazione individuale degli Espositori proviene da esperienze diverse, da quelle poco più che auto educative a quelle di alto livello accademico; ugualmente la loro età o il tempo che hanno dedicato all’arte coprono periodi di tempo più o meno estesi.

Il risultato non è solo una galleria di piacevole fruibilità e qualità lungo le vie altrimenti spente di questo Natale. È di più: è un’occasione per prendere consapevolezza di come l’Arte bujese si stia evolvendo, di come sia stata capace di rinnovarsi anche coinvolgendo nuovi appassionati che hanno investito tempo, impegno, talenti ed anche denari nella ricerca di strade espressive che escono dalla sfera privata per diventare patrimonio di tutti e preziosa risorsa della comunità. Lungo i percorsi di questa “galleria diffusa” possiamo cogliere i segni di una bujesità artistica ereditata dai nostri grandi Maestri del passato, in particolare del XX secolo: scultori, pittori, incisori, fotografi eclettici, esperti sia come artigiani che come artisti, comunque capaci di guadagnarsi ampi assensi critici e di portare alto il nome di Buja a livello non solo locale, ma anche internazionale. Ma è anche un’eredità artistica che guarda avanti e promette nuove “Glorie del nostro Friuli” – per dirla con Guerrino Mattia Monassi – che lanciano il cuore oltre gli ostacoli di questo anno difficile e fanno sperare nei benefici di cui è capace la forza della creatività.

MIRELLA COMINO

(la foto di copertina è di Elisabetta Vattolo)