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Al Teatro della Corte di Osoppo ci sono “I Promessi Sposi”

Al Teatro della Corte di Osoppo, per la rassegna dei Grandi Ospiti, sabato 7 maggio alle ore 20.45 si alzerà il sipario sullo spettacolo “I Promessi Sposi” della compagnia Teatro Immagine.

promessi sposi 1La compagnia veneta giunge in regione con un grande classico della letteratura italiana per dissacrarlo più per divertimento che per sfida. Lo spettacolo offerto al pubblico non è uno spettacolo recitato ma uno spettacolo giocato che propone allo spettatore il lato festoso del teatro dove l’attore non è uno strumento di un testo, di un regista, d’una scenografia, ma di se stesso. Un “tourbillon” di personaggi in cinque attori in maschera e un musicista: come fare un salto mortale su una corda sospesa.

“E’ strano, ma nella mia cultura francofona, belga, “I promessi sposi” è un romanzo sconosciuto di cui non si parla neanche al liceo – racconta il regista Roland – .Invece, Victor Hugo (il nostro Manzoni) ogni italiano sa chi è stato e che ha scritto “I miserabili”. Ma perché? Perché “I promessi sposi” non hanno mai varcato le Alpi? Cosa rinchiude di speciale questo romanzo, che da quasi due secoli fa parte della coscienza collettiva di tutto un popolo? Tante sono le domande che hanno alimentato il nostro lavoro, la nostra ricerca. Che un belga metta in scena un tale “monumento” della letteratura italiana può sembrare pretenziosa follia. Al contrario, penso che questo ci permetta di dissacrare questo classico, più per divertimento che per sfida”.

Promessi sposi 3In effetti “le jeux” è il filo rosso di tutto lo spettacolo: “jeux” è una parola francese che ha questo doppio significato di “gioco” ma anche di “recitazione”. Rappresentare questa saga infinita, questo “tourbillon” di personaggi in cinque attori e un musicista è come fare un salto mortale su una corda sospesa: tu fai Lucia, ma poi diventi la Contessina Attilia che si traveste da gendarme mentre Agnese fa il Griso, Renzo si trasforma in Don Rodrigo, Don Abbondio è la Monaca di Monza ed Azzecca Garbugli è anche Padre Cristoforo, il tutto coronato dalle allegre note di una fisarmonica. Ogni attore ha allo stesso tempo il doppio ruolo d’artefice e vittima delle proprie azioni per narrare al pubblico una storia immortale, drammatica e crudele, ironica e grottesca, tenera e romantica, ma soprattutto attuale.

-Biglietti: intero €12 – ridotto € 10 .
-Info e prenotazioni: 04321740499 – 345.3146797, info@anathemateatro.com.