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Banda della fiamma ossidrica, ecco la refurtiva recuperata

Arrivano ulteriori dettagli sull’operazione portata a termine dalla Compagnia Carabinieri di Tolmezzo che ha permesso di arrestare la banda di ladri della fiamma ossidrica, autrice di diversi colpi in Carnia.

A finire in manette tre giovani (Russian Valentina, goriziana di 19 anni, Rusu Motcanu Andrai, italiano di origine rumena di 19 anni e un terzo giovane, minorenne).

imageAd individuarli il NORM di Tolmezzo, coadiuvato da personale delle Stazioni di Villa Santina e Paluzza, località interessate nei giorni scorsi da raid predatori posti in essere tramite effrazioni con leverini e attrezzi definiti “piedi di porco” e in alcuni casi come a Tolmezzo a mezzo dell’uso della fiamma ossidrica, in danno di gettoniere di autolavaggi e distributori di carburanti, parcometri e distributori automatici di sigarette ubicati nell’alto Friuli. Zona che dal 28 gennaio al 16 febbraio è stata caratterizzata da una vera e propria recrudescenza del fenomeno.
Una volta fermati la scorsa notte nella zona di Buttrio, a bordo dell’utilitaria condotta dalla ragazza veniva trovato e sequestrato un set completo per il taglio dei metalli composto da una coppia di bombole di ossi-acetilene provviste da tubi di comma e cannelli da taglio, alcuni attrezzi definiti piedi di porco, leverini a scalpello e grossi cacciaviti, indumenti atti a camuffare i tratti somatici, nonché una quindicina di grammi di marijuana e hashish, contenuta in diversi sacchettini di cellophane.

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Appariva quindi evidente come il modus operandi posto in essere dal terzetto nelle precedenti scorribande trovasse sovrapponibile riscontro nel materiale per effrazione, impressionate per potenzialità e comunque bisognevole di una certa perizia, almeno per quanto riguarda l’utilizzo dell’ossi-acetilene, sequestrato all’atto dell’arresto.

Ma l’attività di indagine posta in essere dai militari continuava anche con le perquisizioni domiciliari nelle abitazioni degli arrestati, recuperando molto altro materiale tra cui:
• 8 lance per l’ossi-acetilene;
• oltre 120 pacchetti di sigarette con il bollo del Monopolio di Stato, sigillate;
• quasi 800,00 euro in banconote di vario taglio che si suppone siano provento di precedente attività furtiva;
• un centinaio di euro in monete quasi tutte da 50 centesimi che si presume siano provento di attività di scasso nei parchimetri;
• un bilancino di precisione utilizzato per pesare lo stupefacente.

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Inoltre nel tardo pomeriggio del 16 febbraio u.s., venivano acquisiti ulteriori elementi di riscontro relativi all’acquisto del materiale da effrazione, (piedi di porco e leverini) nonché le bombole di ossigeno, avvenuto in un centro commerciale udinese poco prima del Natale scorso.
In sostanza, le indagini continuano a 360 gradi al fine di verificare l’eventuale penale responsabilità del terzetto di altri episodi analoghi verificatisi in regione a partire proprio dal periodo natalizio fino al loro arresto. Per le 13,00 di oggi 17 febbraio 2016 è previsto il giudizio per direttissima per quanto attiene ai due maggiorenni.