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L’omaggio del Friuli Venezia Giulia a Maria Plozner Mentil

“Un doveroso omaggio della Regione nel alla figura straordinaria ed emblematica di Maria Plozner Mentil, che noi oggi come allora siamo fieri di annoverare tra le figure nobili del Friuli Venezia Giulia. Siamo qui per ribadire che il legame con la sua memoria, con quei valori e con quella fede profonda nel proprio dovere compiuto, non si è interrotto e che la comunità e le istituzioni voglio esserne saldo presidio. Con l’impegno di trasmettere a chi verrà dopo di noi il meglio di ciò che a noi fu donato dai nostri padri e, voglio sottolinearlo, dalle nostre madri”. Lo ha affermato martedì sera la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in occasione del centenario della morte della portatrice carnica Maria Plozner Mentil, nel suo intervento al Tempio Ossario di Timau, in comune di Paluzza, in cui è tumulato il feretro della portatrice carnica.

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“Cento anni fa – ha sottolineato Serracchiani – con la morte di questa donna semplice e forte si cementava il legame tra l’Esercito italiano e il popolo, nel suo senso più pieno. Con la sua morte avvenuta davvero ‘in combattimento’, Maria Plozner sanciva che una soglia era stata valicata e dichiarava simbolicamente che le donne in guerra erano capaci di gesta coraggiose e straordinarie, che sapevano offrire la vita alla Patria essendo al contempo madri e spose”. La presidente, nel suo intervento, ha voluto rimarcare il ruolo e il comportamento delle portatrici carniche sempre ispirato alla fedele e scrupolosa osservanza del gravoso impegno responsabilmente assunto.

maria plozner“La Grande Guerra – ha proseguito – è punteggiata di episodi bellici di simile valenza, d’eroismo tragico o di umana debolezza. E tutti in vario modo ci attestano il fatto che sulla nostra terra si è consumato un dramma epocale, l’olocausto della Nazione da cui si è forgiata la coscienza diffusa di essere Italiani”. Serracchiani ha poi voluto ricordare l’impegno della Regione per sostenere le iniziative del Centenario, menzionandone una in particolare che si estende per tutta la durata delle commemorazioni e che ha l’intento di rivolgersi a tutte le famiglie italiane che hanno avuto un congiunto caduto al fronte. Si tratta del progetto dell’Albo d’Oro, che assegna una medaglia commemorativa ai discendenti dei caduti, realizzato in collaborazione con il Military Historical Centre, che “si sta rivelando una modalità coinvolgente ed efficace per ricongiungere la memoria di famiglie d’ogni parte d’Italia con i loro Caduti e con i nostri luoghi storicamente più significativi”, ha affermato.

Molte le autorità civili, religiose e militari intervenute alla celebrazione che, dopo la Santa Messa officiata da don Tarcisio Puntel e accompagnata dalla corale Teresa Unfer, hanno onorato la memoria della portatrice prima con la corona d’alloro deposta sulla tomba e, successivamente, sul monumento dedicato a lei e alle portatrici, in piazza nel paese dell’Alto But. I rappresentanti intervenuti – dal sindaco di Paluzza, Massimo Mentil, al prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto, al presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini – hanno ricordato i valori delle portatrici carniche e la figura di Maria Plozner Mentil, l’eroina che, con il proprio sacrificio, ha conquistato la Medaglia d’Oro al Valor militare che fu conferita alla figlia Dorina nel 1997 dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, quale simbolo di coraggio e di abnegazione.