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Attenzione, nuove frodi telematiche si diffondo via web

Una nuova frode telematica si sta diffondendo sul web attraverso una e-mail inviata dall’indirizzo di posta elettronica finanza@gdf.gov.it , che, apparentemente, risulta della Guardia di Finanza per sottrarre somme di denaro ai destinatari.

gdf1A questi ultimi – in particolare commercianti e aziende – è contestato il mancato pagamento di una somma di denaro (generalmente di 500 euro), e viene indicato un numero di conto corrente per effettuare il versamento dovuto onde evitare la chiusura dell’attività. L’indirizzo di posta elettronica finanza@gdf.gov.it , fanno sapere le stesse Fiamme Gialle, non è assolutamente un indirizzo istituzionale della Finanza. Si tratta di una vera e propria truffa perpetrata attraverso il cosiddetto “e-mail spoofing” , che consente l’invio di e-mail con l’indirizzo del mittente falsificato.

La Guardia di Finanza ha dichiarato di essere totalmente estranea all’invio di tali mail e comunica ai cittadini esclusivamente tramite posta elettronica certificata.

I finanzieri consigliano vivamente di non corrispondere il pagamento richiesto e, qualora fosse stato erroneamente effettuato, chiamare il 117 o recarsi al più vicino reparto della Guardia di Finanza.

Invitano ad inviare una segnalazione all’indirizzo sos@gat.gdf.it, avendo cura di non inoltrare la mail e non aprire allegati potenzialmente pericolosi.

LE CONTROMISURE CONTRO IL VIRUS CRYPTOLOCKER

Nei giorni scorsi anche la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha registrato una nuova ondata di attacchi attraverso invio di mail contenenti il già noto virus Cryptolocker, che imperversa ormai da un po’ di tempo sul web.

[Max 5 Col] Oggetto: PORDENONE 2014 - Polizia postale / sesso / internet / pedofilia - Allegato:pedofilia.jpg

Purtroppo, nonostante gli sforzi investigativi abbiano già consentito di individuare diversi individui e gruppi organizzati, sia italiani che stranieri, impegnati nella organizzazione e realizzazione di simili campagne malevole, la estesa diffusione del fenomeno e la costante per cui l’attacco si rivela possibile, sempre e comunque grazie ad un comportamento disattento dell’utente, hanno indotto la Specialità ad aumentare le misure di prevenzione attraverso ogni strumento utile a garantire la sicurezza di chi naviga in Rete.

Lo scenario è il seguente: l’ignaro utente riceve sulla propria casella di posta elettronica un messaggio che fornisce indicazioni ingannevoli su presunte spedizioni a suo favore oppure contenente un link o un allegato a nome di Istituti di credito, Aziende, Enti, gestori e fornitori di servizi noti al pubblico.

Cliccando sul link oppure aprendo l’allegato (solitamente un documento in formato pdf o zip), viene iniettato il virus che immediatamente cripta il contenuto delle memorie dei computer, anche di quelli eventualmente collegati in rete.

A questo punto si realizza il ricatto dei criminali informatici che richiedono agli utenti, per riaprire i file e rientrare in possesso dei propri documenti, il pagamento di una somma di alcune centinaia di euro in bitcoin a fronte del quale ricevere via e-mail un programma per la decriptazione.

E’ importante non cedere al ricatto, anche perché non è certo che dopo il pagamento vengano restituiti i file criptati!

Tenere sempre aggiornato il software del proprio computer, munirsi di un buon antivirus, fare sempre un backup, ovvero una copia dei propri file, ma soprattutto fare attenzione alle mail che ci arrivano, specialmente se non attese, evitando di cliccare sui link o di aprire gli allegati, sono i consigli più importanti da seguire per impedire l’infezione del Cryptolocker.

Per maggiori informazioni e assicurare un contatto diretto e continuativo con il cittadino, si può fare riferimento anche al Commissariato di P.S. on line, per tutti coloro che frequentano la rete, caratterizzato da innovativi sistemi di interattività con l’utente, reperibile all’url: www.commissariatodips.it.

Il portale è stato integrato con apposita “app” scaricabile gratuitamente dal proprio smartphone o dall’ipad per consentire di venire incontro alle crescenti richieste di assistenza e di aiuto degli utenti della Rete, in tempo reale, e di conoscere sempre di più il mondo del web, i suoi rischi e le sue opportunità.